Le ricerche in campo storico-educativo pubblicate nell’ultimo ventennio, tra gli altri, da Laforgia (2004; 2016), Colin (2016), e Scotto di Luzio (1996), hanno arricchito la conoscenza della letteratura infantile e adolescenziale incentrata sulle tematiche connesse all’espansione coloniale italiana. La narrazione delle esplorazioni condotte dagli esploratori italiani in Africa a partire dalla fine dell’Ottocento rappresentò un polo di attrazione seducente nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza: le ambientazioni esotiche, la presenza di animali mostruosi e di tribù di selvaggi feroci costituirono una serie di tòpoi letterari ripresi nelle pubblicazioni riservate alla gioventù negli anni della dominazione coloniale italiana. In questo intervento saranno esaminati i volumi – relativi all’esplorazione del continente africano – della collana «I Grandi Viaggi di Esplorazione», pubblicati dalla casa editrice Paravia tra il 1923 e il 1943. Queste opere dovettero il loro successo alla ripresa di alcuni tòpoi letterari, di derivazione politica e culturale, che non ignoti all’opinione pubblica italiana, furono radicati nella coscienza nazionale grazie alla campagna propagandistica avviata per la guerra d’Etiopia e proseguita negli anni successivi: il concetto di barbarie africana, di Etiopia schiavista “salvata” dall’intervento (cattolico e fascista) italiano, di impossibile assimilazione del «negro»: anticamera, questo, dell’imposizione di un regime razziale» (Labanca 2002, p. 251).
Pionieri dell’impero: dimensione mitica e stereotipi sull’alterità africana nei volumi della collana Paravia «I Grandi viaggi di esplorazione» (1922-1943)
Domenico Francesco Antonio Elia
2022-01-01
Abstract
Le ricerche in campo storico-educativo pubblicate nell’ultimo ventennio, tra gli altri, da Laforgia (2004; 2016), Colin (2016), e Scotto di Luzio (1996), hanno arricchito la conoscenza della letteratura infantile e adolescenziale incentrata sulle tematiche connesse all’espansione coloniale italiana. La narrazione delle esplorazioni condotte dagli esploratori italiani in Africa a partire dalla fine dell’Ottocento rappresentò un polo di attrazione seducente nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza: le ambientazioni esotiche, la presenza di animali mostruosi e di tribù di selvaggi feroci costituirono una serie di tòpoi letterari ripresi nelle pubblicazioni riservate alla gioventù negli anni della dominazione coloniale italiana. In questo intervento saranno esaminati i volumi – relativi all’esplorazione del continente africano – della collana «I Grandi Viaggi di Esplorazione», pubblicati dalla casa editrice Paravia tra il 1923 e il 1943. Queste opere dovettero il loro successo alla ripresa di alcuni tòpoi letterari, di derivazione politica e culturale, che non ignoti all’opinione pubblica italiana, furono radicati nella coscienza nazionale grazie alla campagna propagandistica avviata per la guerra d’Etiopia e proseguita negli anni successivi: il concetto di barbarie africana, di Etiopia schiavista “salvata” dall’intervento (cattolico e fascista) italiano, di impossibile assimilazione del «negro»: anticamera, questo, dell’imposizione di un regime razziale» (Labanca 2002, p. 251).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.