Numerose fonti documentano che negli anni Trenta la nascita di biblioteche dei confinati politici fu un fenomeno comune alle località di confino insulari italiane che interessò anche la colonia delle Tremiti, dove i prigionieri istituirono una biblioteca basata su un sistema di finanziamento e di gestione e organizzata in base a regole biblioteconomiche. Il caso delle Tremiti propone diversi elementi su cui riflettere connessi alla biblioteconomia e alla storia delle biblioteche, utili a comprendere l’uso e il funzionamento delle biblioteche dei confinati e, allo stesso tempo, le motivazioni di coloro che le frequentarono come luoghi di incontro, ma forse ancor più per un bisogno intellettuale di formazione e di studio.
La biblioteca della colonia confinaria delle isole Tremiti negli anni Trenta
Trombone A
2020-01-01
Abstract
Numerose fonti documentano che negli anni Trenta la nascita di biblioteche dei confinati politici fu un fenomeno comune alle località di confino insulari italiane che interessò anche la colonia delle Tremiti, dove i prigionieri istituirono una biblioteca basata su un sistema di finanziamento e di gestione e organizzata in base a regole biblioteconomiche. Il caso delle Tremiti propone diversi elementi su cui riflettere connessi alla biblioteconomia e alla storia delle biblioteche, utili a comprendere l’uso e il funzionamento delle biblioteche dei confinati e, allo stesso tempo, le motivazioni di coloro che le frequentarono come luoghi di incontro, ma forse ancor più per un bisogno intellettuale di formazione e di studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.