Si definisce Diabete Mellito Gestazionale (DMG) un’intolleranza ai carboidrati di grado e severità variabile con inizio o primo riscontro in corso di gravidanza. Il DMG è la complicanza più frequente della gravidanza. In Italia il 6-7% di tutte le gravidanze è complicata da diabete gestazionale. La frequenza varia nel Mondo per le diverse modalità di screening e diagnosi utilizzate e le differenze correlate a razza ed etnia. Il Diabete in gravidanza se non riconosciuto e adeguatamente trattato è associato ad una elevata incidenza di esiti negativi materni, fetali e neonatali. Pertanto, mantenere per tutta la gravidanza un buon controllo glicemico è la condizione essenziale per dare alla luce un neonato sano. Da oltre 30 anni vi è mancanza di unanime consenso internazionale sull’opportunità di avviare uno screening universale per il DMG e, ancora oggi, questo dilemma rimane un argomento controverso. Anche i criteri diagnostici per il DMG sono molto dibattuti, in considerazione dell’incertezza riguardo l’influenza dei diversi livelli di glicemia materna nel determinare esiti sfavorevoli per il feto e il neonato. Con l’obiettivo di chiarire il rischio di esiti avversi materno-fetali associati a gradi di intolleranza al glucosio insorti durante la gravidanza, meno gravi del diabete conclamato, fu progettato e condotto uno studio osservazionale internazionale denominato HAPO (Hyperglycemia Adverse Pregnancy Outcome) comprendente un campione di circa 25.000 donne gravide di varia etnia con normale tolleranza glucidica. La tolleranza al glucosio fu misurata mediante OGTT con 75 gr di glucosio orale in 2 ore. I risultati dello studio evidenziarono una relazione lineare continua tra valori di iperglicemia materna ed esiti avversi materno-fetali della gravidanza. Dopo la pubblicazione dei risultati di questo studio, pur permanendo una discussione aperta sulle metodiche da utilizzare, il concetto di uno screening esteso all’intera popolazione delle gravide è stato accettato dalla maggioranza delle Società Scientifiche Internazionali. Voci discordanti sono state rappresentate nel Regno Unito (UK) dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE) e in Italia dal Sistema Nazionale Linee Guida-ISS (SNLG-ISS) che hanno proposto lo screening selettivo alle sole gravide con fattori di rischio per il diabete tipo 2. Pertanto, il dubbio sulla utilità dello Screening Universale rispetto a quello Selettivo e le posizioni a livello internazionale non sono ancora univoche. L’applicazione dello screening universale in tutto il mondo è stata associata a un significativo incremento della prevalenza del DMG, generando perplessità soprattutto in relazione all’aumento degli oneri (non solo economici) derivanti da un tale incremento di diagnosi di DMG e dei possibili reali benefici correlati. In questa rassegna si è cercato di esporre sinteticamente le problematiche che animano ancora il dibattito su questo argomento. La sfida attuale consiste nel compiere ogni sforzo per raggiungere una standardizzazione globale delle strategie di screening, diagnosi e trattamento del DMG.

DIABETE IN GRAVIDANZA: Screening e Diagnosi … tutto chiaro?

Raffaello Alfonso.
Writing – Original Draft Preparation
2021-01-01

Abstract

Si definisce Diabete Mellito Gestazionale (DMG) un’intolleranza ai carboidrati di grado e severità variabile con inizio o primo riscontro in corso di gravidanza. Il DMG è la complicanza più frequente della gravidanza. In Italia il 6-7% di tutte le gravidanze è complicata da diabete gestazionale. La frequenza varia nel Mondo per le diverse modalità di screening e diagnosi utilizzate e le differenze correlate a razza ed etnia. Il Diabete in gravidanza se non riconosciuto e adeguatamente trattato è associato ad una elevata incidenza di esiti negativi materni, fetali e neonatali. Pertanto, mantenere per tutta la gravidanza un buon controllo glicemico è la condizione essenziale per dare alla luce un neonato sano. Da oltre 30 anni vi è mancanza di unanime consenso internazionale sull’opportunità di avviare uno screening universale per il DMG e, ancora oggi, questo dilemma rimane un argomento controverso. Anche i criteri diagnostici per il DMG sono molto dibattuti, in considerazione dell’incertezza riguardo l’influenza dei diversi livelli di glicemia materna nel determinare esiti sfavorevoli per il feto e il neonato. Con l’obiettivo di chiarire il rischio di esiti avversi materno-fetali associati a gradi di intolleranza al glucosio insorti durante la gravidanza, meno gravi del diabete conclamato, fu progettato e condotto uno studio osservazionale internazionale denominato HAPO (Hyperglycemia Adverse Pregnancy Outcome) comprendente un campione di circa 25.000 donne gravide di varia etnia con normale tolleranza glucidica. La tolleranza al glucosio fu misurata mediante OGTT con 75 gr di glucosio orale in 2 ore. I risultati dello studio evidenziarono una relazione lineare continua tra valori di iperglicemia materna ed esiti avversi materno-fetali della gravidanza. Dopo la pubblicazione dei risultati di questo studio, pur permanendo una discussione aperta sulle metodiche da utilizzare, il concetto di uno screening esteso all’intera popolazione delle gravide è stato accettato dalla maggioranza delle Società Scientifiche Internazionali. Voci discordanti sono state rappresentate nel Regno Unito (UK) dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE) e in Italia dal Sistema Nazionale Linee Guida-ISS (SNLG-ISS) che hanno proposto lo screening selettivo alle sole gravide con fattori di rischio per il diabete tipo 2. Pertanto, il dubbio sulla utilità dello Screening Universale rispetto a quello Selettivo e le posizioni a livello internazionale non sono ancora univoche. L’applicazione dello screening universale in tutto il mondo è stata associata a un significativo incremento della prevalenza del DMG, generando perplessità soprattutto in relazione all’aumento degli oneri (non solo economici) derivanti da un tale incremento di diagnosi di DMG e dei possibili reali benefici correlati. In questa rassegna si è cercato di esporre sinteticamente le problematiche che animano ancora il dibattito su questo argomento. La sfida attuale consiste nel compiere ogni sforzo per raggiungere una standardizzazione globale delle strategie di screening, diagnosi e trattamento del DMG.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/406036
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