Di fronte al dramma dei conflitti e delle pulizie etniche conseguenti la disgregazione della Jugoslavia, il giornalista e scrittore dalmata di lingua italiana Enzo Bettiza dà vita a Esilio, autobiografia che ripercorre la propria storia personale e insieme quella della propria patria, «terra di continui passaggi di mano» sospesa tra Occidente e Oriente. L’intervento si propone di analizzare come nell’opera siano sviluppati e intrecciati indissolubilmente i temi dell’esilio e dell’identità, tanto del singolo individuo quanto dell’intera “nazione” dalmata, perché nella condizione esistenziale di Bettiza, in bilico tra un mondo italiano, uno croato e uno serbo al punto da definirsi «uno che si sentiva in esilio già a casa propria», si proietta il problema dell’identità di quella «piccola nazione incompiuta» che è la Dalmazia, nata dalla sovrapposizione di differenti popolazioni, eterogenea, insanguinata da secolari conflitti balcanici. Nella rievocazione di una storia personale e nel contempo familiare e collettiva Bettiza salda ricerca identitaria individuale e problematiche culturali e politiche, dando vita a una scrittura autobiografica che è anche riflessione profonda sulla Storia.

«Io, esule semislavo senza radici»: esilio e identità per Enzo Bettiza

Marco Daniele
2021-01-01

Abstract

Di fronte al dramma dei conflitti e delle pulizie etniche conseguenti la disgregazione della Jugoslavia, il giornalista e scrittore dalmata di lingua italiana Enzo Bettiza dà vita a Esilio, autobiografia che ripercorre la propria storia personale e insieme quella della propria patria, «terra di continui passaggi di mano» sospesa tra Occidente e Oriente. L’intervento si propone di analizzare come nell’opera siano sviluppati e intrecciati indissolubilmente i temi dell’esilio e dell’identità, tanto del singolo individuo quanto dell’intera “nazione” dalmata, perché nella condizione esistenziale di Bettiza, in bilico tra un mondo italiano, uno croato e uno serbo al punto da definirsi «uno che si sentiva in esilio già a casa propria», si proietta il problema dell’identità di quella «piccola nazione incompiuta» che è la Dalmazia, nata dalla sovrapposizione di differenti popolazioni, eterogenea, insanguinata da secolari conflitti balcanici. Nella rievocazione di una storia personale e nel contempo familiare e collettiva Bettiza salda ricerca identitaria individuale e problematiche culturali e politiche, dando vita a una scrittura autobiografica che è anche riflessione profonda sulla Storia.
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