Un dato ormai acquisito dalla critica è quello dell'influenza decisiva dei primi tre libri properziani sull'opera ovidiana (la stretta dipendenza dal suo predecessore, del resto, viene segnalata dallo stesso Ovidio in Trist. 4,10,45-46). Meno studiato, invece, è il debito che Ovidio contrae con il IV libro di Properzio e non solo per la tendenza a dare voce alla figura femminile, che ampio spazio avrà nelle 'Eroidi': nel contributo si tenta di dimostrare da un lato che la lettera scritta da Aretusa al marito Licota (Prop. 4,3) è il modello a cui si ispirano le Heroides ovidiane, dall'altro che la Laodamia ovidiana (Her. 13) è chiaramente l'erede privilegiata dell'Aretusa properziana. Le affinità tra le due figure femminili derivano principalmente dalla situazione oggettiva delle protagoniste (entrambe sono state lasciate sole dai mariti, partiti in guerra) e dal modo con cui tentano di persuadere i rispettivi uomini a non mostrarsi eccessivamente valorosi sul campo di battaglia. Evidenti affinità contenutistiche e lessicali con l'epistola di Aretusa, inoltre, consentono di apprezzare in Her. 13 il continuo ricorso di Ovidio a un sistema di allusività, che viene attivato attraverso analoghi codici letterari.

OVIDIO E L'ELEGIA DI PROPERZIO

DIMUNDO, Rosa Alba
2014-01-01

Abstract

Un dato ormai acquisito dalla critica è quello dell'influenza decisiva dei primi tre libri properziani sull'opera ovidiana (la stretta dipendenza dal suo predecessore, del resto, viene segnalata dallo stesso Ovidio in Trist. 4,10,45-46). Meno studiato, invece, è il debito che Ovidio contrae con il IV libro di Properzio e non solo per la tendenza a dare voce alla figura femminile, che ampio spazio avrà nelle 'Eroidi': nel contributo si tenta di dimostrare da un lato che la lettera scritta da Aretusa al marito Licota (Prop. 4,3) è il modello a cui si ispirano le Heroides ovidiane, dall'altro che la Laodamia ovidiana (Her. 13) è chiaramente l'erede privilegiata dell'Aretusa properziana. Le affinità tra le due figure femminili derivano principalmente dalla situazione oggettiva delle protagoniste (entrambe sono state lasciate sole dai mariti, partiti in guerra) e dal modo con cui tentano di persuadere i rispettivi uomini a non mostrarsi eccessivamente valorosi sul campo di battaglia. Evidenti affinità contenutistiche e lessicali con l'epistola di Aretusa, inoltre, consentono di apprezzare in Her. 13 il continuo ricorso di Ovidio a un sistema di allusività, che viene attivato attraverso analoghi codici letterari.
2014
978-2-503-55301-6
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