La realizzazione dell’attività didattica, che andremo a descrivere, si colloca nell'ambito del progetto SIM (Sport, Inclusione, Matematica). Tale progetto è una sperimentazione didattica promossa dal gruppo di ricerca di Didattica della Matematica del Dipartimento di Matematica dell’Università di Salerno e realizzata dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Picentia” di Pontecagnano (SA). Il progetto si colloca nella cornice teorica dell’Enattivismo: l’azione è la chiave di volta dell’insegnamento; non si può pensare all’insegnamento da un punto di vista esclusivo, che sia quello dell’insegnante o quello dell’alunno, esso dev’essere interpretato come un percorso da fare insieme, di mutuo arricchimento, in cui l’insegnante non è l’esperto che trasmette concetti ma colui che dirige l’azione degli studenti (Damiano, 1993). È necessaria una nuova interpretazione dell’apprendimento, in cui l’alunno che apprende può essere paragonato allo scienziato che scopre: l’azione è a carico del soggetto, alla didattica è demandato il compito di ricreare gli ambienti adeguati per favorirlo, rispettando le sue caratteristiche personali e le sue tappe di sviluppo. (Bruner, 2009)

Sport, Inclusione e Matematica: studio di caso in una scuola secondaria di I grado

Capone, Roberto;
2017-01-01

Abstract

La realizzazione dell’attività didattica, che andremo a descrivere, si colloca nell'ambito del progetto SIM (Sport, Inclusione, Matematica). Tale progetto è una sperimentazione didattica promossa dal gruppo di ricerca di Didattica della Matematica del Dipartimento di Matematica dell’Università di Salerno e realizzata dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Picentia” di Pontecagnano (SA). Il progetto si colloca nella cornice teorica dell’Enattivismo: l’azione è la chiave di volta dell’insegnamento; non si può pensare all’insegnamento da un punto di vista esclusivo, che sia quello dell’insegnante o quello dell’alunno, esso dev’essere interpretato come un percorso da fare insieme, di mutuo arricchimento, in cui l’insegnante non è l’esperto che trasmette concetti ma colui che dirige l’azione degli studenti (Damiano, 1993). È necessaria una nuova interpretazione dell’apprendimento, in cui l’alunno che apprende può essere paragonato allo scienziato che scopre: l’azione è a carico del soggetto, alla didattica è demandato il compito di ricreare gli ambienti adeguati per favorirlo, rispettando le sue caratteristiche personali e le sue tappe di sviluppo. (Bruner, 2009)
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