Sin dalla loro introduzione con il Protocollo di Kyoto, i crediti di carbonio (CCS) svolgono un ruolo cruciale a livello internazionale. I CCS rappresentano un meccanismo finanziario volto a compensare emissioni di CO2 consentendo cosi’ l’adozione di strategie ad hoc di mitigazione del cambiamento climatico. La vendita e l’acquisto di CCS consentono alle aziende di perseguire benefici economici tangibili, unitamente a importanti benefici reputazionali in termini di capacità di adempiere agli Accordi sul Clima (Protocollo di Kyoto e Accordo di Parigi) e contribuire concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). La questione dei crediti di carbonio è fortemente collegata ai pilastri dell’agricoltura intelligente per il clima che prevede aumenti della produttività agricola, miglioramenti dei redditi degli agricoltori, resilienza dei mezzi di sussistenza e adattamento ai cambiamenti climatici; ed alla riduzione e/o rimozione delle emissioni di gas serra (GHG), favorendo in tal modo la preservazione della biodiversita’. Secondo la Banca Mondiale (World Bank, 2019) le iniziative di carbon pricing riescono ad assorbire circa 11 gigatonnellate di diossido di carbonio equivalente (GtCO2 e) o il 20% delle emissioni globali di GHG. Similmente, l’Intergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) (IPPC, 2019) enfatizza la gestione sostenibile dei suoli (SLM) per soddisfare le mutevoli esigenze umane assicurando al tempo stesso il potenziale produttivo a lungo termine, il mantenimento delle funzioni ambientali e la biodiversita’. Entrambi i reports delle suddette istituzioni incorporano aspetti ecologici, tecnologici e di governance che traducono in azioni pratiche l’approccio dell’agricoltura intelligente per il clima e la salvaguardia della biodiversita’. In base a tale approccio, le pratiche di gestione agro-forestale sostenibile diventano cruciali per lo sviluppo di politiche per la misurazione e il monitoraggio di un mercato volontario del credito di carbonio (Hamrick and Gallant, 2018; Rosenstock et al., 2019). L'implementazione di un mercato volontario dei crediti di carbonio (forestali) implicherebbe, cosi’, l’attivazione di un processo di valorizzazione economica delle foreste favorendo l’attivazione di quelle esternalita’ positive a tutela della biodiversità (Bekessy and Wintle, 2008). Il meccanismo del mercato del carbonio diventa particolarmente importante per le zone rurali. Il lancio di un mercato agro-forestale locale del credito di carbonio, oltre a preservare la biodiversita’ forestale, abbraccia lo sviluppo di un meccanismo di crescita durevole e affidabile delle economie locali e delle aree rurali (Atangana, et al., 2014; Walden, et al., 2019). Esso, pertanto, non solo garantisce un’efficace azione di mitigazione delle emissioni, ma aumenta anche la fiducia degli investitori in questo settore (Cacho et a., 2003), rispondendo così al principio di compensazione della prossimità che tiene conto dell’importante ruolo svolto dall’accettabilità sociale dei mercati dei crediti di carbonio agro-forestali (Merger and Pistorius, 2011; Vickers, et al., 2012). Il presente lavoro, basato sulle attuali normative di cattura e stoccaggio del carbonio e sul mercato del carbonio a livello UE e nazionale, discute la creazione potenziale di un sistema regionale di mercato volontario del credito di carbonio nel settore agro-forestale. I risultati attesi forniranno benefici alle comunità rurali, mitigazione dei rischi del cambiamento climatico e alla biodiversita’ forestale e miglioreranno le pratiche di agricoltura intelligente per il clima tra gli agricoltori pugliesi.

CCS e il mercato dei crediti di carbonio tra contenuti normativi e casi attuativi nel settore agro-forestale

Simona Giordano
2021-01-01

Abstract

Sin dalla loro introduzione con il Protocollo di Kyoto, i crediti di carbonio (CCS) svolgono un ruolo cruciale a livello internazionale. I CCS rappresentano un meccanismo finanziario volto a compensare emissioni di CO2 consentendo cosi’ l’adozione di strategie ad hoc di mitigazione del cambiamento climatico. La vendita e l’acquisto di CCS consentono alle aziende di perseguire benefici economici tangibili, unitamente a importanti benefici reputazionali in termini di capacità di adempiere agli Accordi sul Clima (Protocollo di Kyoto e Accordo di Parigi) e contribuire concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). La questione dei crediti di carbonio è fortemente collegata ai pilastri dell’agricoltura intelligente per il clima che prevede aumenti della produttività agricola, miglioramenti dei redditi degli agricoltori, resilienza dei mezzi di sussistenza e adattamento ai cambiamenti climatici; ed alla riduzione e/o rimozione delle emissioni di gas serra (GHG), favorendo in tal modo la preservazione della biodiversita’. Secondo la Banca Mondiale (World Bank, 2019) le iniziative di carbon pricing riescono ad assorbire circa 11 gigatonnellate di diossido di carbonio equivalente (GtCO2 e) o il 20% delle emissioni globali di GHG. Similmente, l’Intergovernmental Panel of Climate Change (IPCC) (IPPC, 2019) enfatizza la gestione sostenibile dei suoli (SLM) per soddisfare le mutevoli esigenze umane assicurando al tempo stesso il potenziale produttivo a lungo termine, il mantenimento delle funzioni ambientali e la biodiversita’. Entrambi i reports delle suddette istituzioni incorporano aspetti ecologici, tecnologici e di governance che traducono in azioni pratiche l’approccio dell’agricoltura intelligente per il clima e la salvaguardia della biodiversita’. In base a tale approccio, le pratiche di gestione agro-forestale sostenibile diventano cruciali per lo sviluppo di politiche per la misurazione e il monitoraggio di un mercato volontario del credito di carbonio (Hamrick and Gallant, 2018; Rosenstock et al., 2019). L'implementazione di un mercato volontario dei crediti di carbonio (forestali) implicherebbe, cosi’, l’attivazione di un processo di valorizzazione economica delle foreste favorendo l’attivazione di quelle esternalita’ positive a tutela della biodiversità (Bekessy and Wintle, 2008). Il meccanismo del mercato del carbonio diventa particolarmente importante per le zone rurali. Il lancio di un mercato agro-forestale locale del credito di carbonio, oltre a preservare la biodiversita’ forestale, abbraccia lo sviluppo di un meccanismo di crescita durevole e affidabile delle economie locali e delle aree rurali (Atangana, et al., 2014; Walden, et al., 2019). Esso, pertanto, non solo garantisce un’efficace azione di mitigazione delle emissioni, ma aumenta anche la fiducia degli investitori in questo settore (Cacho et a., 2003), rispondendo così al principio di compensazione della prossimità che tiene conto dell’importante ruolo svolto dall’accettabilità sociale dei mercati dei crediti di carbonio agro-forestali (Merger and Pistorius, 2011; Vickers, et al., 2012). Il presente lavoro, basato sulle attuali normative di cattura e stoccaggio del carbonio e sul mercato del carbonio a livello UE e nazionale, discute la creazione potenziale di un sistema regionale di mercato volontario del credito di carbonio nel settore agro-forestale. I risultati attesi forniranno benefici alle comunità rurali, mitigazione dei rischi del cambiamento climatico e alla biodiversita’ forestale e miglioreranno le pratiche di agricoltura intelligente per il clima tra gli agricoltori pugliesi.
2021
9788874271016
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/381359
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