l contributo commenta una sentenza con la quale la Corte di giustizia dell’Unione europea è tornata ad occuparsi di discriminazioni di genere indirette e prestazioni previdenziali e, in particolare, di modalità di calcolo per la determinazione dell’importo della pensione di vecchiaia di una lavoratrice part-time nel sistema spagnolo di sicurezza sociale L’analisi della sentenza offre lo spunto per una breve ricostruzione dell’evoluzione del diritto antidiscriminatorio in un ambito caratterizzato dal rilievo sia di finalità di natura occupazionale, sia di obiettivi di politica sociale, come quelli volti a favorire la conciliazione tra vita professionale e vita lavorativa. Alla luce del quadro problematico brevemente richiamato, particolare attenzione è dedicata al concreto operare del principio pro rata temporis e, in conclusione, alle questioni concernenti il rilievo della prova statistica in relazione alla sussistenza di disparità di effetti svantaggiosi collegati al sesso con riferimento al tradizionale maggiore utilizzo del contratto di lavoro a tempo parziale da parte delle donne.

Trattamento pensionistico della lavoratrice a tempo parziale e discriminazione indiretta fondata sul sesso

Aurora Adriana Vimercati
2020-01-01

Abstract

l contributo commenta una sentenza con la quale la Corte di giustizia dell’Unione europea è tornata ad occuparsi di discriminazioni di genere indirette e prestazioni previdenziali e, in particolare, di modalità di calcolo per la determinazione dell’importo della pensione di vecchiaia di una lavoratrice part-time nel sistema spagnolo di sicurezza sociale L’analisi della sentenza offre lo spunto per una breve ricostruzione dell’evoluzione del diritto antidiscriminatorio in un ambito caratterizzato dal rilievo sia di finalità di natura occupazionale, sia di obiettivi di politica sociale, come quelli volti a favorire la conciliazione tra vita professionale e vita lavorativa. Alla luce del quadro problematico brevemente richiamato, particolare attenzione è dedicata al concreto operare del principio pro rata temporis e, in conclusione, alle questioni concernenti il rilievo della prova statistica in relazione alla sussistenza di disparità di effetti svantaggiosi collegati al sesso con riferimento al tradizionale maggiore utilizzo del contratto di lavoro a tempo parziale da parte delle donne.
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