Il lavoro affronta il delicato tema dell’assegno di divorzio, il cui assetto è stato autorevolmente e sapientemente ridisegnato dalle Sezioni unite con la recente pronuncia n. 18287 del 2018. L’autrice accoglie con favore tale pronuncia, la quale ha l’indiscusso merito di rendere la decisione circa la corresponsione dell’assegno divorzile scevra da automatismi e da valutazioni in astratto che mal si contemperano con il ménage familiare, costellato di una miriade di «unicità» che necessitano di essere accuratamente esaminate. L’autrice condivide anche l’impostazione di una pronuncia di merito (Corte d’Appello n. 52 del 2019), la quale costituisce uno dei primi interventi dei giudici di merito successivi al nuovo corso segnato dalla Cassazione. Essa è particolarmente interessante per un duplice ordine di motivazioni: in primo luogo, perché, mediante una scrupolosa analisi, una valida lettura e una corretta applicazione dei princìpi contenuti nella decisione dei giudici di legittimità, giunge a una soluzione molto equilibrata; in secondo luogo, per la capacità di riprendere – e in alcuni passaggi anche chiarire – in chiave operativa le indicazioni fornite dalla Sezioni unite.
L’assegno di divorzio dopo l’intervento delle Sezioni unite: la centralità del caso concreto
BARBARA BORRILLO
2020-01-01
Abstract
Il lavoro affronta il delicato tema dell’assegno di divorzio, il cui assetto è stato autorevolmente e sapientemente ridisegnato dalle Sezioni unite con la recente pronuncia n. 18287 del 2018. L’autrice accoglie con favore tale pronuncia, la quale ha l’indiscusso merito di rendere la decisione circa la corresponsione dell’assegno divorzile scevra da automatismi e da valutazioni in astratto che mal si contemperano con il ménage familiare, costellato di una miriade di «unicità» che necessitano di essere accuratamente esaminate. L’autrice condivide anche l’impostazione di una pronuncia di merito (Corte d’Appello n. 52 del 2019), la quale costituisce uno dei primi interventi dei giudici di merito successivi al nuovo corso segnato dalla Cassazione. Essa è particolarmente interessante per un duplice ordine di motivazioni: in primo luogo, perché, mediante una scrupolosa analisi, una valida lettura e una corretta applicazione dei princìpi contenuti nella decisione dei giudici di legittimità, giunge a una soluzione molto equilibrata; in secondo luogo, per la capacità di riprendere – e in alcuni passaggi anche chiarire – in chiave operativa le indicazioni fornite dalla Sezioni unite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.