1. Premessa. — 2. L’approccio teleologico nell’interpretazione della direttiva in materia di organizzazione dell’orario di lavoro e la specifica questione della misurazione dell’orario. — 3. Le diverse modalità di misurazione dell’orario e i problemi connessi alla tutela dei dati personali e ai costi per le imprese: la prevalenza delle finalità protettive. — 4. Obbligo di misurazione e ordinamento italiano: alcune implicazioni generali della sentenza. — 5. Il contributo della sentenza alla riflessione in materia di misurazione del lavoro agile. — 5.1. Lavoratori (agili e non) per i quali non operano le tutele e, quindi, l’obbligo di misurazione: tra libera determinazione della collocazione della prestazione e autodeterminazione della sua durata.
Lavoro agile e misurazione della durata dell’orario per finalità di tutela della salute
Leccese, Vito Sandro
2020-01-01
Abstract
1. Premessa. — 2. L’approccio teleologico nell’interpretazione della direttiva in materia di organizzazione dell’orario di lavoro e la specifica questione della misurazione dell’orario. — 3. Le diverse modalità di misurazione dell’orario e i problemi connessi alla tutela dei dati personali e ai costi per le imprese: la prevalenza delle finalità protettive. — 4. Obbligo di misurazione e ordinamento italiano: alcune implicazioni generali della sentenza. — 5. Il contributo della sentenza alla riflessione in materia di misurazione del lavoro agile. — 5.1. Lavoratori (agili e non) per i quali non operano le tutele e, quindi, l’obbligo di misurazione: tra libera determinazione della collocazione della prestazione e autodeterminazione della sua durata.File | Dimensione | Formato | |
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