L’emergenza del culto dei martiri, tra IV e VI secolo, trova in Italia il suo indotto più macroscopico nello sviluppo di una consistente attività edilizia che convoglia notevoli risorse verso la monumentalizzazione di aree sacre -o ritenute tali- nel suburbio delle città. Protagonista pressoché assoluto e committente primario di questa azione di ‘nuovo evergetismo’ è il vescovo, che, più o meno sistematicamente, consegna al medium epigrafico memoria delle sue iniziative. Il gruppo di testi presi in esame, al quale non si intende concedere carattere di esaustività -anche se colpisce la sostanziale esiguità della documentazione-, sono relativi a centri urbani di diverso tipo e consistenza che sono presentati convenzionalmente in ordine geografico -da nord a sud-, privilegiando dunque un criterio, tra i tanti possibili, che valorizzi il rapporto tra testo e contesto.
Condidit templum dominoque sacravit. Luoghi di culto suburbani in Italia nelle dediche episcopali.
DE SANTIS, PAOLA
2013-01-01
Abstract
L’emergenza del culto dei martiri, tra IV e VI secolo, trova in Italia il suo indotto più macroscopico nello sviluppo di una consistente attività edilizia che convoglia notevoli risorse verso la monumentalizzazione di aree sacre -o ritenute tali- nel suburbio delle città. Protagonista pressoché assoluto e committente primario di questa azione di ‘nuovo evergetismo’ è il vescovo, che, più o meno sistematicamente, consegna al medium epigrafico memoria delle sue iniziative. Il gruppo di testi presi in esame, al quale non si intende concedere carattere di esaustività -anche se colpisce la sostanziale esiguità della documentazione-, sono relativi a centri urbani di diverso tipo e consistenza che sono presentati convenzionalmente in ordine geografico -da nord a sud-, privilegiando dunque un criterio, tra i tanti possibili, che valorizzi il rapporto tra testo e contesto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.