La Vita Sabini si configura come un testo importante per meglio comprendere la centralità di alcuni culti nella tradizione agiografica longobarda e le modalità di utilizzazione della tradizione agiografica nella polemica politica e nella elaborazione dei caratteri identitari dei “nuovi” Longobardi di Benevento. Nella Vita Sabini l’inventio del corpo del santo – con l’inizio ufficiale del suo culto – e la translatio delle sue reliquie sono legati a precisi momenti e personaggi della storia longobarda beneventana, di cui si intende anche sottolineare l’avvenuta conversione: da una parte la duchessa Teoderada, dall’altra il vescovo Pietro, legato da vincoli di parentela al principe longobardo Grimoaldo IV (806-817) La Vita Sabini si può inserire in quella articolata produzione agiografica longobarda di area beneventana in un discorso di recupero cultuale finalizzato a precise motivazioni politiche. Essa deve essere considerata, a mio avviso, come uno degli esempi dell’elaborazione, in campo agiografico, di un processo di “estraniamento”, messo in opera dai Longobardi di Benevento nei confronti dei Longobardi invasori, probabilmente anche nell’intento di presentarsi come convertiti alla religione cattolica romana, alleati fedeli prima, e propugnatori poi di quella fede. La distanza e il processo di estraniamento rispetto ai Longobardi invasori è funzionale ad elaborare i caratteri identitari dei “nuovi” Longobardi, del Ducato di Benevento, anche in relazione alla loro conversione dall’arianesimo al cattolicesimo. In analogia con l’operazione di “longobardizzazione” delle origini del culto di San Michele Arcangelo sul Gargano nell’Apparitio, i Longobardi di Benevento investono nella sponsorizzazione di un nuovo culto, quello di Sabino, un vescovo importante della cristianità meridionale, citato anche nei Dialogi di Gregorio Magno. I testi agiografici, in quanto specchio dell’identità non solo religiosa, ma anche politica, sociale, liturgico-cultuale e culturale di una comunità, possono essere indagati con una duplice prospettiva: da un lato, ai fini della ricostruzione complessiva di un personaggio o di una vicenda, dall’altro ai fini dell’individuazione di committenza, fruizione, relazioni e rapporti di dipendenza sottesi alla composizione del testo, non solo fonte, ma prodotto culturale di un’epoca.

Vita Sabini is an important text to understand the centrality of cults in the hagiographic tradition Lombard and modalities of utilization of the hagiographic tradition in political controversy and in the elaboration of the identity of the ' new ' the Lombards of Benevento. In Vita Sabini the Holy Body inventio – with the official start of his worship – and the translation of his relics are linked to specific moments and characters of Lombard history of Benevento and to their successful conversion: on one hand the Duchess Théoderada, on the other hand Bishop Peter, bound by ties of relationship to the Lombard Prince Grimoald IV (806-817). Vita Sabini must be regarded, in my opinion, as one of the examples of process of ' estrangement ', put in place by the Lombards of Benevento against the invading Lombards, probably in an attempt to present themselves as converted to the Roman Catholic religion, loyal allies and later proponents of that faith.

La Vita di Sabino, vescovo di Canosa: un exemplum di agiografia longobarda

CAMPIONE, Ada
2012-01-01

Abstract

La Vita Sabini si configura come un testo importante per meglio comprendere la centralità di alcuni culti nella tradizione agiografica longobarda e le modalità di utilizzazione della tradizione agiografica nella polemica politica e nella elaborazione dei caratteri identitari dei “nuovi” Longobardi di Benevento. Nella Vita Sabini l’inventio del corpo del santo – con l’inizio ufficiale del suo culto – e la translatio delle sue reliquie sono legati a precisi momenti e personaggi della storia longobarda beneventana, di cui si intende anche sottolineare l’avvenuta conversione: da una parte la duchessa Teoderada, dall’altra il vescovo Pietro, legato da vincoli di parentela al principe longobardo Grimoaldo IV (806-817) La Vita Sabini si può inserire in quella articolata produzione agiografica longobarda di area beneventana in un discorso di recupero cultuale finalizzato a precise motivazioni politiche. Essa deve essere considerata, a mio avviso, come uno degli esempi dell’elaborazione, in campo agiografico, di un processo di “estraniamento”, messo in opera dai Longobardi di Benevento nei confronti dei Longobardi invasori, probabilmente anche nell’intento di presentarsi come convertiti alla religione cattolica romana, alleati fedeli prima, e propugnatori poi di quella fede. La distanza e il processo di estraniamento rispetto ai Longobardi invasori è funzionale ad elaborare i caratteri identitari dei “nuovi” Longobardi, del Ducato di Benevento, anche in relazione alla loro conversione dall’arianesimo al cattolicesimo. In analogia con l’operazione di “longobardizzazione” delle origini del culto di San Michele Arcangelo sul Gargano nell’Apparitio, i Longobardi di Benevento investono nella sponsorizzazione di un nuovo culto, quello di Sabino, un vescovo importante della cristianità meridionale, citato anche nei Dialogi di Gregorio Magno. I testi agiografici, in quanto specchio dell’identità non solo religiosa, ma anche politica, sociale, liturgico-cultuale e culturale di una comunità, possono essere indagati con una duplice prospettiva: da un lato, ai fini della ricostruzione complessiva di un personaggio o di una vicenda, dall’altro ai fini dell’individuazione di committenza, fruizione, relazioni e rapporti di dipendenza sottesi alla composizione del testo, non solo fonte, ma prodotto culturale di un’epoca.
2012
978-88-7988-582-9
Vita Sabini is an important text to understand the centrality of cults in the hagiographic tradition Lombard and modalities of utilization of the hagiographic tradition in political controversy and in the elaboration of the identity of the ' new ' the Lombards of Benevento. In Vita Sabini the Holy Body inventio – with the official start of his worship – and the translation of his relics are linked to specific moments and characters of Lombard history of Benevento and to their successful conversion: on one hand the Duchess Théoderada, on the other hand Bishop Peter, bound by ties of relationship to the Lombard Prince Grimoald IV (806-817). Vita Sabini must be regarded, in my opinion, as one of the examples of process of ' estrangement ', put in place by the Lombards of Benevento against the invading Lombards, probably in an attempt to present themselves as converted to the Roman Catholic religion, loyal allies and later proponents of that faith.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
27 A. Campione, La vita di Sabino, Vescovo di Canosa. un exemplum di agiografia longobarda.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 758.34 kB
Formato Adobe PDF
758.34 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/34026
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact