Attraverso l'analisi di una commedia satirica sul cinema, La torre di Babele del 1938, e attingendo a un carteggio inedito si tratteggiano sia la fisionomia del commediografo Guglielmo Giannini, fondatore del movimento dell'Uomo Qualunque, sia i temi della politica italiana del dopoguerra e della rifondazione del teatro nazionale attorno al concetto di regia.
La babele del cinema e della politica in una commedia di Guglielmo Giannini
Franco Perrelli
2018-01-01
Abstract
Attraverso l'analisi di una commedia satirica sul cinema, La torre di Babele del 1938, e attingendo a un carteggio inedito si tratteggiano sia la fisionomia del commediografo Guglielmo Giannini, fondatore del movimento dell'Uomo Qualunque, sia i temi della politica italiana del dopoguerra e della rifondazione del teatro nazionale attorno al concetto di regia.File in questo prodotto:
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