Ludvig Josephson (1832-1899), per anni "primo regista" al Teatro Reale di Stoccolma, è stato uno degli uomini di teatro che ha avuto maggiore consapevolezza della transizione della propria professione da un tradizionale artigianato alla dimensione artistica. Nel 1866, allestisce un proprio dramma, "Le figlie del duce Stig", nel quale le didascalie giocano un ruolo registico preponderante che non sfugge alla critica contemporanea, la quale è spinta pertanto a interrogarsi sulle relazioni fra attore-regista e drammaturgo nella pratica teatrale, riconoscendo implicitamente che sulle scene dell'epoca si è affacciata una nuova funzione estetica: la regia.
Ludvig Josephson, le metteur en scène dramaturge
Franco Perrelli
2010-01-01
Abstract
Ludvig Josephson (1832-1899), per anni "primo regista" al Teatro Reale di Stoccolma, è stato uno degli uomini di teatro che ha avuto maggiore consapevolezza della transizione della propria professione da un tradizionale artigianato alla dimensione artistica. Nel 1866, allestisce un proprio dramma, "Le figlie del duce Stig", nel quale le didascalie giocano un ruolo registico preponderante che non sfugge alla critica contemporanea, la quale è spinta pertanto a interrogarsi sulle relazioni fra attore-regista e drammaturgo nella pratica teatrale, riconoscendo implicitamente che sulle scene dell'epoca si è affacciata una nuova funzione estetica: la regia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.