I primi Autori a descrivere la PCOS nel 1935 furono due ginecologi del Michael Reese Hospital di Chicago, Irving Freiler Stein e Michael Leo Leventhal. Essi avevano identificato un quadro clinico caratterizzato dall’associazione di grosse ovaie policistiche (oyster ovaries; ovaie ad ostrica), amenorrea, irsutismo ed obesità [1]. I criteri stabiliti dai due Autori per la diagnosi di PCOS erano molto rigidi ed indicavano una condizione caratterizzata da iperandrogenismo clinico (irsutismo), amenorrea e/o oligomenorrea cronica con infertilita e/o sterilità, in assenza di altre patologie che potessero essere responsabili di tali manifestazioni (neoplasie ovariche o surrenaliche). La PCOS, ancora oggi, stimola l’interesse del mondo scientifico perché rappresenta una entità clinica e nosografica del tutto particolare, in quanto non riguarda unicamente problematiche riproduttive (oligo-amenorrea, anovulatorietà, infertilità, abortività), ma è associata a complesse implicazioni sistemiche e metaboliche correlate ad iperinsulinemia, iperandrogenismo e obesità. Così, questa complessa disendocrinia rappresenta una patologia interdisciplinare in comune tra endocrinologia, medicina interna e ginecologia. Anche se non più denominata con l’eponimo di Sindrome di Stein e Levental, i progressi scientifici sulla PCOS dovranno sempre riconoscere molti meriti a questi due Autori.
PCOS ed Insulino Resistenza
R. Alfonso;
2017-01-01
Abstract
I primi Autori a descrivere la PCOS nel 1935 furono due ginecologi del Michael Reese Hospital di Chicago, Irving Freiler Stein e Michael Leo Leventhal. Essi avevano identificato un quadro clinico caratterizzato dall’associazione di grosse ovaie policistiche (oyster ovaries; ovaie ad ostrica), amenorrea, irsutismo ed obesità [1]. I criteri stabiliti dai due Autori per la diagnosi di PCOS erano molto rigidi ed indicavano una condizione caratterizzata da iperandrogenismo clinico (irsutismo), amenorrea e/o oligomenorrea cronica con infertilita e/o sterilità, in assenza di altre patologie che potessero essere responsabili di tali manifestazioni (neoplasie ovariche o surrenaliche). La PCOS, ancora oggi, stimola l’interesse del mondo scientifico perché rappresenta una entità clinica e nosografica del tutto particolare, in quanto non riguarda unicamente problematiche riproduttive (oligo-amenorrea, anovulatorietà, infertilità, abortività), ma è associata a complesse implicazioni sistemiche e metaboliche correlate ad iperinsulinemia, iperandrogenismo e obesità. Così, questa complessa disendocrinia rappresenta una patologia interdisciplinare in comune tra endocrinologia, medicina interna e ginecologia. Anche se non più denominata con l’eponimo di Sindrome di Stein e Levental, i progressi scientifici sulla PCOS dovranno sempre riconoscere molti meriti a questi due Autori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.