Premesse: Il Menarca e la Menopausa delimitano l’età riproduttiva della donna. L’ inizio e la fine della produzione ovarica del 17 β Estradiolo (E2) caratterizza questi due eventi. Il " CLIMATERIO" (dal greco climacter scalino) indica la fase di transizione che precede e succede alla menopausa caratterizzata da sintomi specifici (Sindrome Climaterica). L’ ipoestrogenismo e l’ iperandrogenismo relativo svolgono un ruolo chiave nella genesi della sintomatologia climaterica e delle alterazioni metaboliche correlate (iperinsulinemia, resistenza insulinica e dislipidemia) che predispongono all’ obesità viscerale, alla sindrome metabolica e al diabete di tipo 2: tutti fattori di rischio per la malattia cardiovascolare. Pochi studi hanno verificato se le donne con diabete mellito pre esistente abbiano in menopausa esperienze soggettive diverse dalle non diabetiche. Metodi e Scopi: Mediante una accurata revisione della letteratura più recente si è cercato di: a) evidenziare il ruolo svolto dall’estradiolo (E2) e dai suoi recettori (ERs) sul controllo della omeostasi energetica e del metabolismo del glucosio; b) evidenziare l’ influenza del diabete tipo 1 e 2 pre esistente sui sintomi menopausali al fine di migliorare la gestione delle donne diabetiche in post menopausa. Conclusioni: Nelle diabetiche in menopausa la terapia ormonale (HRT) non è raccomandata come strategia preventiva per i disturbi metabolici, ma può essere considerata come parte di una strategia personalizzata per migliorare la percezione dei sintomi climaterici e prevenire le complicanze del diabete. Dall’ analisi dei dati presenti in letteratura si evince che nelle donne con diabete stabilizzato, l’ E2 orale e transdermico, con o senza progestinici, riduce la glicemia a digiuno, migliora la sensibilità insulinica e riduce il rapporto LDL/HDL colesterolo. Per il futuro sono in via di sperimentazione nuovi SERMs che agiscono solo su ERs coinvolti nell’ equilibrio energetico e nella omeostasi del glucosio, bloccando i ERs che determinano effetti avversi su mammella ed endometrio. Nelle donne diabetiche in menopausa i Peptidi di Sintesi (GLP-1+E2) possono veicolare l’ E2 direttamente nelle cellule β pancreatiche evitando così gli effetti indesiderati della terapia estrogenica sistemica.
IPOESTROGENISMO E TERAPIA ORMONALE NELLA DONNA DIABETICA IN POST MENOPAUSA.
Alfonso R;Simonetti F;Fiorito MA;Cicinelli E.
2019-01-01
Abstract
Premesse: Il Menarca e la Menopausa delimitano l’età riproduttiva della donna. L’ inizio e la fine della produzione ovarica del 17 β Estradiolo (E2) caratterizza questi due eventi. Il " CLIMATERIO" (dal greco climacter scalino) indica la fase di transizione che precede e succede alla menopausa caratterizzata da sintomi specifici (Sindrome Climaterica). L’ ipoestrogenismo e l’ iperandrogenismo relativo svolgono un ruolo chiave nella genesi della sintomatologia climaterica e delle alterazioni metaboliche correlate (iperinsulinemia, resistenza insulinica e dislipidemia) che predispongono all’ obesità viscerale, alla sindrome metabolica e al diabete di tipo 2: tutti fattori di rischio per la malattia cardiovascolare. Pochi studi hanno verificato se le donne con diabete mellito pre esistente abbiano in menopausa esperienze soggettive diverse dalle non diabetiche. Metodi e Scopi: Mediante una accurata revisione della letteratura più recente si è cercato di: a) evidenziare il ruolo svolto dall’estradiolo (E2) e dai suoi recettori (ERs) sul controllo della omeostasi energetica e del metabolismo del glucosio; b) evidenziare l’ influenza del diabete tipo 1 e 2 pre esistente sui sintomi menopausali al fine di migliorare la gestione delle donne diabetiche in post menopausa. Conclusioni: Nelle diabetiche in menopausa la terapia ormonale (HRT) non è raccomandata come strategia preventiva per i disturbi metabolici, ma può essere considerata come parte di una strategia personalizzata per migliorare la percezione dei sintomi climaterici e prevenire le complicanze del diabete. Dall’ analisi dei dati presenti in letteratura si evince che nelle donne con diabete stabilizzato, l’ E2 orale e transdermico, con o senza progestinici, riduce la glicemia a digiuno, migliora la sensibilità insulinica e riduce il rapporto LDL/HDL colesterolo. Per il futuro sono in via di sperimentazione nuovi SERMs che agiscono solo su ERs coinvolti nell’ equilibrio energetico e nella omeostasi del glucosio, bloccando i ERs che determinano effetti avversi su mammella ed endometrio. Nelle donne diabetiche in menopausa i Peptidi di Sintesi (GLP-1+E2) possono veicolare l’ E2 direttamente nelle cellule β pancreatiche evitando così gli effetti indesiderati della terapia estrogenica sistemica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.