Lo studio presenta l’applicazione di una terapia di gruppo per il disturbo dell’immagine corporea in pa- zienti con diagnosi di anoressia nervosa (AN). L’approccio integra tecniche della terapia cognitivo-com- portamentale (CBT) con tecniche comportamentali di esposizione allo specchio e esercizi esperienziali dell’acceptance and commitment therapy (ACT) con l’obiettivo di sostenere le pazienti nello sviluppo di un migliore rapporto con il proprio corpo. L’intervento è stato condotto presso il Centro Disturbi del Com- portamento Alimentare dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e si è articolato in tre fasi: 1 sostegno nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo-com- portamentale; 2 promozione di un’esperienza emotiva correttiva attraverso esercizi esperienziali (ACT) ed esposizione dal vivo allo specchio con la nalità di ridurre comportamenti di bodychecking ed evitamento implicati nel mantenimento del malessere; 3 sensibilizzazione ai valori (ACT) che possano accrescere il signi cato e la pienezza della loro vita oltre la contingenza del disturbo alimentare. Le pazienti hanno compilato due strumenti di autovalutazione all’inizio del trattamento e al termine al ne di veri carne l’ef cacia. I risultati emersi dalla comparazione delle misure pre e post – intervento supportano l’utilità di integrare un lavoro di tipo cognitivo con una componente esperienziale di presa di contatto con la propria emotività.

Approccio terapeutico integrato di gruppo sull’immagine corporea con pazienti affetti da anoressia nervosa: un’esperienza pilota

Coppola G.;
2017-01-01

Abstract

Lo studio presenta l’applicazione di una terapia di gruppo per il disturbo dell’immagine corporea in pa- zienti con diagnosi di anoressia nervosa (AN). L’approccio integra tecniche della terapia cognitivo-com- portamentale (CBT) con tecniche comportamentali di esposizione allo specchio e esercizi esperienziali dell’acceptance and commitment therapy (ACT) con l’obiettivo di sostenere le pazienti nello sviluppo di un migliore rapporto con il proprio corpo. L’intervento è stato condotto presso il Centro Disturbi del Com- portamento Alimentare dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e si è articolato in tre fasi: 1 sostegno nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo-com- portamentale; 2 promozione di un’esperienza emotiva correttiva attraverso esercizi esperienziali (ACT) ed esposizione dal vivo allo specchio con la nalità di ridurre comportamenti di bodychecking ed evitamento implicati nel mantenimento del malessere; 3 sensibilizzazione ai valori (ACT) che possano accrescere il signi cato e la pienezza della loro vita oltre la contingenza del disturbo alimentare. Le pazienti hanno compilato due strumenti di autovalutazione all’inizio del trattamento e al termine al ne di veri carne l’ef cacia. I risultati emersi dalla comparazione delle misure pre e post – intervento supportano l’utilità di integrare un lavoro di tipo cognitivo con una componente esperienziale di presa di contatto con la propria emotività.
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