Il complesso catacombale di Canusium si situa nel suburbio nord-orientale della città tardoantica (loc. Lamapopoli) ed è inserito in una più vasta area cimiteriale comprendente anche monumenti funerari e sepolcri sub divo. La frequentazione funeraria dell’intero cimitero si inquadra in età romana e tardoantica (II-metà VI secolo), quella delle catacombe da parte della più antica comunità cristiana di Canusium è circoscrivibile tra IV e VI secolo. Gli insediamenti ipogei -familiari e collettivi-, provvisti di ingresso autonomo, sono scavati a diverse quote sul fronte della lama che caratterizza orograficamente il sito e si differenziano per estensione, caratteristiche planimetriche e modalità di occupazione funeraria. Dopo le indagini condotte tra il 2004 e il 2006 dall’Università degli studi di Bari A. Moro (dall’allora Dipartimento di Studi classici e cristiani), nel 2016-17 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato delle catacombe della Puglia), in stretta relazione con interventi di messa in sicurezza e conservazione, ha ripreso le attività archeologiche in un settore specifico del complesso venuto alla luce nel 2006. In un’area del complesso cimiteriale (di 100 m2 circa), mai indagata precedentemente, sono stati rinvenuti due ipogei sovrapposti (F e G) caratterizzati da uno sviluppo planimetrico ridotto e da un numero limitato di sepolture. Nel 2017 sono state indagate alcune sepolture che hanno restituito dati significativi dal punto di vista dell’analisi tafonomica, permettendo la sperimentazione di strumenti di documentazione sul campo e in laboratorio appositamente elaborati.
IL COMPLESSO CATACOMBALE DI CANUSIUM: INDAGINI ARCHEO-ANTROPOLOGICHE NEGLI IPOGEI F E G (ANNI 2016-17). NUOVE ACQUISIZIONI E SPUNTI DI RIFLESSIONE METODOLOGICA
P. De Santis
;
2018-01-01
Abstract
Il complesso catacombale di Canusium si situa nel suburbio nord-orientale della città tardoantica (loc. Lamapopoli) ed è inserito in una più vasta area cimiteriale comprendente anche monumenti funerari e sepolcri sub divo. La frequentazione funeraria dell’intero cimitero si inquadra in età romana e tardoantica (II-metà VI secolo), quella delle catacombe da parte della più antica comunità cristiana di Canusium è circoscrivibile tra IV e VI secolo. Gli insediamenti ipogei -familiari e collettivi-, provvisti di ingresso autonomo, sono scavati a diverse quote sul fronte della lama che caratterizza orograficamente il sito e si differenziano per estensione, caratteristiche planimetriche e modalità di occupazione funeraria. Dopo le indagini condotte tra il 2004 e il 2006 dall’Università degli studi di Bari A. Moro (dall’allora Dipartimento di Studi classici e cristiani), nel 2016-17 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato delle catacombe della Puglia), in stretta relazione con interventi di messa in sicurezza e conservazione, ha ripreso le attività archeologiche in un settore specifico del complesso venuto alla luce nel 2006. In un’area del complesso cimiteriale (di 100 m2 circa), mai indagata precedentemente, sono stati rinvenuti due ipogei sovrapposti (F e G) caratterizzati da uno sviluppo planimetrico ridotto e da un numero limitato di sepolture. Nel 2017 sono state indagate alcune sepolture che hanno restituito dati significativi dal punto di vista dell’analisi tafonomica, permettendo la sperimentazione di strumenti di documentazione sul campo e in laboratorio appositamente elaborati.File | Dimensione | Formato | |
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