Dal 2010 un gruppo di ricerca dell’Università degli di Bari, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, sta lavorando al progetto Cittadella Nicolaiana. Archeologia urbana nell’area della basilica di San Nicola di Bari. Il sito in cui sorge la Basilica di San Nicola è centrale per la storia medievale della città e la revisione delle ricerche archeologiche condotte a partire dagli anni Ottanta ha consentito di riflettere sulla complessa stratigrafia del settore urbano obliterato dopo il 1087 per la costruzione della Basilica e occupato in precedenza dal Pretorio bizantino, ma ha lasciato in sospeso molti aspetti riguardanti l’identificazione e la cronologia delle strutture rinvenute. Lo scavo del 2017 ha perseguito lo scopo di indagare la complessa articolazione delle strutture presenti nell’area, per giungere a una più definita conoscenza del luogo in cui era ubicato il Pretorio bizantino e per meglio comprendere le dinamiche fondative della Basilica. Le ricerche hanno fornito anche dati relativi alle abitudini alimentari, grazie ai cospicui rinvenimenti di reperti faunistici, e alla strumentazione funzionale alle attività costruttive nell’area nel corso del medioevo. In concomitanza della campagna di scavo nella Corte dell’Abate Elia è stata indagata, attraverso ricognizione archeologica subacquea sistematica, anche una porzione del litorale di Bari corrispondente allo specchio di mare retrostante la Basilica di San Nicola. Tra le classi ceramiche censite la più numerosa è risultata quella delle anfore, databili a partire dalla metà VI-inizi V sec. a.C. fino a quelle di età bizantina, contemporanee agli avvenimenti di trasformazione che l’area del Pretorio subì per l’edificazione della Basilica di San Nicola. Considerata anche la presenza di vasellame da mensa di produzione africana e focese di età tardoantica, di ceramica acroma e da fuoco, questa concentrazione di materiale è al momento interpretabile come discarica portuale che individuerebbe una zona di attracco inedita del litorale urbano di Bari.

Indagini archeologiche nell’area del Pretorio bizantino di Bari. Primi dati dalla campagna di scavo nel cortile dell’Abate Elia e dalle ricognizioni subacquee lungo il litorale della Basilica di S. Nicola (2017).

Donatella Nuzzo;Giacomo Disantarosa
2018-01-01

Abstract

Dal 2010 un gruppo di ricerca dell’Università degli di Bari, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, sta lavorando al progetto Cittadella Nicolaiana. Archeologia urbana nell’area della basilica di San Nicola di Bari. Il sito in cui sorge la Basilica di San Nicola è centrale per la storia medievale della città e la revisione delle ricerche archeologiche condotte a partire dagli anni Ottanta ha consentito di riflettere sulla complessa stratigrafia del settore urbano obliterato dopo il 1087 per la costruzione della Basilica e occupato in precedenza dal Pretorio bizantino, ma ha lasciato in sospeso molti aspetti riguardanti l’identificazione e la cronologia delle strutture rinvenute. Lo scavo del 2017 ha perseguito lo scopo di indagare la complessa articolazione delle strutture presenti nell’area, per giungere a una più definita conoscenza del luogo in cui era ubicato il Pretorio bizantino e per meglio comprendere le dinamiche fondative della Basilica. Le ricerche hanno fornito anche dati relativi alle abitudini alimentari, grazie ai cospicui rinvenimenti di reperti faunistici, e alla strumentazione funzionale alle attività costruttive nell’area nel corso del medioevo. In concomitanza della campagna di scavo nella Corte dell’Abate Elia è stata indagata, attraverso ricognizione archeologica subacquea sistematica, anche una porzione del litorale di Bari corrispondente allo specchio di mare retrostante la Basilica di San Nicola. Tra le classi ceramiche censite la più numerosa è risultata quella delle anfore, databili a partire dalla metà VI-inizi V sec. a.C. fino a quelle di età bizantina, contemporanee agli avvenimenti di trasformazione che l’area del Pretorio subì per l’edificazione della Basilica di San Nicola. Considerata anche la presenza di vasellame da mensa di produzione africana e focese di età tardoantica, di ceramica acroma e da fuoco, questa concentrazione di materiale è al momento interpretabile come discarica portuale che individuerebbe una zona di attracco inedita del litorale urbano di Bari.
2018
9788878148659
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