L'A. commenta due sentenze della Corte di Cassazione che riconoscono nella eterodirezione intesa come vincolo di assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, l'elemento distintivo del rapporto di lavoro subordinato. L'A. sottolinea come con l’evoluzione dei sistemi di organizzazione del lavoro, il criterio della sottoposizione ai poteri datoriali rischia, tuttavia, di essere poco significativo dell’esistenza della subordinazione se non interpretato in funzione sia dei programmi cui è destinata la prestazione di lavoro che degli obiettivi e della varietà dei modi di impartire le istruzioni e le direttive di lavoro.
L’eterodirezione della prestazione come criterio selettivo della subordinazione
Ornella La Tegola
Writing – Original Draft Preparation
2018-01-01
Abstract
L'A. commenta due sentenze della Corte di Cassazione che riconoscono nella eterodirezione intesa come vincolo di assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, l'elemento distintivo del rapporto di lavoro subordinato. L'A. sottolinea come con l’evoluzione dei sistemi di organizzazione del lavoro, il criterio della sottoposizione ai poteri datoriali rischia, tuttavia, di essere poco significativo dell’esistenza della subordinazione se non interpretato in funzione sia dei programmi cui è destinata la prestazione di lavoro che degli obiettivi e della varietà dei modi di impartire le istruzioni e le direttive di lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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