L’obbligo di prevedere soluzioni ragionevoli per garantire l’accesso al lavoro e il mantenimento dell’occupazione delle persone con disabilità è stato recepito nell’ordinamento italiano a seguito della condanna della Corte di Giustizia UE. Il legislatore del Jobs Act, con alcune delle modifiche alla disciplina del diritto al lavoro dei disabili (l. n. 68/1999), introdotte con il d.lgs. n. 151/2015, è intervenuto a sostegno dell’effettività di tale obbligo. Nondimeno, permangono questioni interpretative aperte, sulle quali si rinvengono i primi riscontri giurisprudenziali.

La sfida degli “accomodamenti ragionevoli” per i lavoratori disabili dopo il Jobs Act

SPINELLI, Carla
2017-01-01

Abstract

L’obbligo di prevedere soluzioni ragionevoli per garantire l’accesso al lavoro e il mantenimento dell’occupazione delle persone con disabilità è stato recepito nell’ordinamento italiano a seguito della condanna della Corte di Giustizia UE. Il legislatore del Jobs Act, con alcune delle modifiche alla disciplina del diritto al lavoro dei disabili (l. n. 68/1999), introdotte con il d.lgs. n. 151/2015, è intervenuto a sostegno dell’effettività di tale obbligo. Nondimeno, permangono questioni interpretative aperte, sulle quali si rinvengono i primi riscontri giurisprudenziali.
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