La rivoluzione digitale che nel giro di un solo decennio ha introiettato le comunità globali nel Digital Aevum, l’era della digitalizzazione e dematerializzazione in cui l’intero “docuverso” esistente e in fieri si avvia a essere caratterizzato da non-tangibilità e non-materialità, porta con sé la sfida più complessa della contemporaneità. Diventa ineludibile ripensare il corrente approccio culturale con il digitale e la digitalizzazione e, soprattutto, con i dati, oggi ancora intesi quasi esclusivamente quali strumenti di uso e/o valorizzazione hic et nunc o di semplificazione dei processi burocratici e amministrativi. I dati digitali sono valutati quali rappresentazioni o surroghe dell’analogico e in quanto tali ne si vincola utilità e funzioni alla sola fruizione corrente.
Niente memoria, niente storia. Conservare le digital libraries oggi per co-creare il digital cultural heritage di domani
BARBUTI, Nicola
Writing – Review & Editing
2017-01-01
Abstract
La rivoluzione digitale che nel giro di un solo decennio ha introiettato le comunità globali nel Digital Aevum, l’era della digitalizzazione e dematerializzazione in cui l’intero “docuverso” esistente e in fieri si avvia a essere caratterizzato da non-tangibilità e non-materialità, porta con sé la sfida più complessa della contemporaneità. Diventa ineludibile ripensare il corrente approccio culturale con il digitale e la digitalizzazione e, soprattutto, con i dati, oggi ancora intesi quasi esclusivamente quali strumenti di uso e/o valorizzazione hic et nunc o di semplificazione dei processi burocratici e amministrativi. I dati digitali sono valutati quali rappresentazioni o surroghe dell’analogico e in quanto tali ne si vincola utilità e funzioni alla sola fruizione corrente.File | Dimensione | Formato | |
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