Partendo dall’analisi di alcuni dei quadri presenti alla mostra Giorgio de Chirico - Ritorno a castello (Conversano – Bari, 10/07 – 01/11/2016), l’articolo prova a dare una lettura filosofica del simbolo dechirichiano del castello, lavorando ‘tra’ opere pittoriche e testuali dell’artista e ponendole in dialogo con lo sfondo nietzscheano dichiaratamente scelto da de Chirico stesso. L’interpretazione si svolge in tre passaggi: il castello come luogo irraggiungibile della Verità del Sé; come utopia di una relazione condivisa con l’alterità; e infine come simbolo dell’arte stessa, nella sua capacità di inquietarci e insieme ‘rivelarci’ le possibilità nascoste del quotidiano.
Il ritorno ‘del’ castello. Per una rilettura filosofica della Mostra di de Chirico a Conversano
CAPUTO, ANNALISA
2016-01-01
Abstract
Partendo dall’analisi di alcuni dei quadri presenti alla mostra Giorgio de Chirico - Ritorno a castello (Conversano – Bari, 10/07 – 01/11/2016), l’articolo prova a dare una lettura filosofica del simbolo dechirichiano del castello, lavorando ‘tra’ opere pittoriche e testuali dell’artista e ponendole in dialogo con lo sfondo nietzscheano dichiaratamente scelto da de Chirico stesso. L’interpretazione si svolge in tre passaggi: il castello come luogo irraggiungibile della Verità del Sé; come utopia di una relazione condivisa con l’alterità; e infine come simbolo dell’arte stessa, nella sua capacità di inquietarci e insieme ‘rivelarci’ le possibilità nascoste del quotidiano.File | Dimensione | Formato | |
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