L’obiettivo del saggio è duplice. Da un lato di tipo teoretico. È evidente che la ‘Filosofia per i bambini’, comunque intesa, costringe a ripensare l’oggetto-filosofia. Esiste realmente la possibilità di salvaguardare insieme sia la specificità (concettuale, argomentativa, ‘adulta’) della Filosofia sia quel filosofare con i bambini, che si lega alla loro capacità interrogativa, di stupore, di pratica del pensare? Nella convinzione che questo sia possibile e necessario, il secondo obiettivo è presentare ‘Philosophia ludens (PhL) per bambini’: una nuova proposta operativa in cui le attività si collocano in una cornice fortemente ermeneutica: ‘tra’ tradizione storica e questioni di senso, con collegamenti precisi tra nuclei concettuali – testi filosofici di riferimento – simboli proposti – dinamiche ludico-esperienziali. Una proposta che si differenzia da tutte le altre in particolare per il suo mettere al centro in maniera forte il gioco, inteso non solo come dimensione creativa, ma anche come una vera e propria ‘gara’ tra i bambini, divisi in squadre (tra ‘agon’ e ‘cooperative learning’), guidate dagli insegnanti del gruppo PhL. Conclude il testo la presentazione dei risultati delle sperimentazioni di finora svolte con PhL per bambini.

The aim of this paper is twofold. The first one is theoretical. As we know, Philosophy for Children, however understood, forces us to rethink the subject-philosophy. Is there really a chance to safeguard both the specificity (conceptuality, argumentation, maturity) of ‘Philosophy’ and the philosophizing with children, linked to their questioning skills, their astonishment, their practice of thinking? Thinking that this is possible and necessary, the second objective is to present ‘Philosophia ludens (PhL) with Children’, which it is a new proposal in which the activities are placed in a highly hermeneutic frame ('between' historical tradition and questions of meaning), connecting accurately key concepts – philosophical texts – symbols – recreational and playful experiential dynamics. It is a proposal which differs from all others in particular for the centrality of the ‘game’, that for us is not only as creative dimension, but 'agon', also a real 'competition' among children, which are divided into teams, guided by the teachers of the PhL group. The essay at the end presents the results of the experimentations of PhL with children.

Philosophia ludens per bambini. Lo scenario teoretico e la proposta operativa

CAPUTO, ANNALISA
2016-01-01

Abstract

L’obiettivo del saggio è duplice. Da un lato di tipo teoretico. È evidente che la ‘Filosofia per i bambini’, comunque intesa, costringe a ripensare l’oggetto-filosofia. Esiste realmente la possibilità di salvaguardare insieme sia la specificità (concettuale, argomentativa, ‘adulta’) della Filosofia sia quel filosofare con i bambini, che si lega alla loro capacità interrogativa, di stupore, di pratica del pensare? Nella convinzione che questo sia possibile e necessario, il secondo obiettivo è presentare ‘Philosophia ludens (PhL) per bambini’: una nuova proposta operativa in cui le attività si collocano in una cornice fortemente ermeneutica: ‘tra’ tradizione storica e questioni di senso, con collegamenti precisi tra nuclei concettuali – testi filosofici di riferimento – simboli proposti – dinamiche ludico-esperienziali. Una proposta che si differenzia da tutte le altre in particolare per il suo mettere al centro in maniera forte il gioco, inteso non solo come dimensione creativa, ma anche come una vera e propria ‘gara’ tra i bambini, divisi in squadre (tra ‘agon’ e ‘cooperative learning’), guidate dagli insegnanti del gruppo PhL. Conclude il testo la presentazione dei risultati delle sperimentazioni di finora svolte con PhL per bambini.
2016
The aim of this paper is twofold. The first one is theoretical. As we know, Philosophy for Children, however understood, forces us to rethink the subject-philosophy. Is there really a chance to safeguard both the specificity (conceptuality, argumentation, maturity) of ‘Philosophy’ and the philosophizing with children, linked to their questioning skills, their astonishment, their practice of thinking? Thinking that this is possible and necessary, the second objective is to present ‘Philosophia ludens (PhL) with Children’, which it is a new proposal in which the activities are placed in a highly hermeneutic frame ('between' historical tradition and questions of meaning), connecting accurately key concepts – philosophical texts – symbols – recreational and playful experiential dynamics. It is a proposal which differs from all others in particular for the centrality of the ‘game’, that for us is not only as creative dimension, but 'agon', also a real 'competition' among children, which are divided into teams, guided by the teachers of the PhL group. The essay at the end presents the results of the experimentations of PhL with children.
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