Tra gli scopi principali delle attività speleologiche vi è la documentazione delle grotte esplorate, e la successiva diffusione dei dati mediante pubblicazioni di vario tipo. Negli ultimi anni, grazie alla diffusione di internet, ed alla possibilità di “navigare” rapidamente nel mondo elettronico, si riscontra un forte aumento nella possibilità di scambi e ricerche bibliografiche. Allo stesso tempo, però, questo rapido e travolgente cambiamento rispetto a un passato fatto essenzialmente di documentazione cartacea, fa sì che spesso si perda il contatto con quanto su internet non c’è (poiché non scansionato e reso pubblico, o di difficile accessibilità, ecc.). Molta letteratura speleologica, pertanto, risulta dispersa nei meandri di quei luoghi sempre più antichi e meno frequentati che continuano a chiamarsi biblioteche; o, peggio ancora, nelle sedi dei gruppi speleologici, accumulata talvolta senza alcun ordine in scaffali ed armadi. Si tratta di documentazione preziosa, che testimonia le prime ricerche carsiche e speleologiche, e fornisce di frequente utili indicazioni alle esplorazioni in corso. Partendo da queste considerazioni, e con l’obiettivo di contribuire a salvaguardare la preziosa documentazione del passato, si presenta la bibliografia delle grotte del Massiccio degli Alburni: essa è suddivisa per cavità, in modo tale da facilitare la ricerca a chi fosse interessato specificamente a un determinato settore del Massiccio, o, ancor più nel particolare, ad una singola emergenza carsica.

L'importanza della documentazione (antica e recente): bibliografia delle grotte del Massiccio degli Alburni (Campania)

PARISE, Mario
2015-01-01

Abstract

Tra gli scopi principali delle attività speleologiche vi è la documentazione delle grotte esplorate, e la successiva diffusione dei dati mediante pubblicazioni di vario tipo. Negli ultimi anni, grazie alla diffusione di internet, ed alla possibilità di “navigare” rapidamente nel mondo elettronico, si riscontra un forte aumento nella possibilità di scambi e ricerche bibliografiche. Allo stesso tempo, però, questo rapido e travolgente cambiamento rispetto a un passato fatto essenzialmente di documentazione cartacea, fa sì che spesso si perda il contatto con quanto su internet non c’è (poiché non scansionato e reso pubblico, o di difficile accessibilità, ecc.). Molta letteratura speleologica, pertanto, risulta dispersa nei meandri di quei luoghi sempre più antichi e meno frequentati che continuano a chiamarsi biblioteche; o, peggio ancora, nelle sedi dei gruppi speleologici, accumulata talvolta senza alcun ordine in scaffali ed armadi. Si tratta di documentazione preziosa, che testimonia le prime ricerche carsiche e speleologiche, e fornisce di frequente utili indicazioni alle esplorazioni in corso. Partendo da queste considerazioni, e con l’obiettivo di contribuire a salvaguardare la preziosa documentazione del passato, si presenta la bibliografia delle grotte del Massiccio degli Alburni: essa è suddivisa per cavità, in modo tale da facilitare la ricerca a chi fosse interessato specificamente a un determinato settore del Massiccio, o, ancor più nel particolare, ad una singola emergenza carsica.
2015
978-88-89897-11-9
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