Questa ricerca è impostata sul Censimento dei santuari cristiani d’Italia così come si presenta attualmente sul sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). Partendo dal Censimento mi sono soffermata sulle otto regioni dell’Italia settentrionale (Val D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), che costituiscono un’area per certi versi omogenea e ricca di santuari sorti in seguito a ierofanie. Delle regioni interessate sono stati pubblicati soltanto i volumi relativi ai santuari del Trentino Alto Adige e a quelli sulla sola Romagna: i dati dei volumi, più aggiornati rispetto al Censimento, sono stati integrati nella ricerca. La accezione di ierofania utilizzata nell’analisi dei dati è comprensiva sia delle apparizioni dirette, sia delle visioni, sia di quei fenomeni performativi del sacro inerenti manifestazioni di “animazione” di icone/immagini/statue. Questa indagine preliminare, che deve essere considerato un work in progress, ha rilevato l’estrema complessità delle problematiche inerenti il mondo delle ierofanie, siano esse teofanie o cristofanie (del Cristo risorto nelle Scritture) angelofanie, aghiofanie, ma soprattutto, in misura numericamente rilevante, mariofanie. Sulla base dell’analisi dei dati disponibili si tratta per lo più di mariofanie sulle quali, a differenza di quanto accade per quelle del secolo scorso, non sempre possediamo una documentazione sufficientemente attendibile. Attorno al fenomeno ierofanico si sviluppa un contesto complesso che coinvolge problematiche di ordine oggettivo, che vanno anche oltre la sfera del sacro, come la rimodellazione degli spazi, anche in seguito all’edificazione di un luogo di culto, i pellegrinaggi al luogo della ierofania prima, al luogo di culto poi, gli aspetti devozionali e liturgici, la ricaduta/rilevanza economica: sono tutte problematiche già oggetto di indagine negli incontri citati; a queste, vanno aggiunte problematiche di ordine soggettivo che riguardano l’interpretazione e/o la decodificazione dell’evento ierofanico. L'argomento evidenzia il suo alto livello di difficoltà anche nei continui distinguo operati dagli studiosi e dai mariologi, nel tentativo di decodificare eventi che sfuggono per loro stessa natura a catalogazioni e regole: parametri, categorie, paletti, regole costituiscono pre-dimensioni mentali che spesso rendono ancor più difficile avvicinarsi ad un fenomeno che si nutre anche di elementi sfuggenti, strettamente legati alla religiosità popolare, a leggende, tradizioni orali e racconti. Al di là degli approcci interdisciplinari e della lettura dei fatti da un punto di vista evenemenziale va sempre salvaguardata la specificità di un avvenimento che ha segnato in qualche modo la vita della collettività, innescando un processo a cascata di situazioni ed eventi che determinano profonde modificazioni del tessuto connettivo della collettività stessa. Non è possibile fornire dunque dati conclusivi, anche perché l’interpretazione dell’evento ierofanico implica una molteplicità di approcci che coinvolge ambiti differenti (le scienze storiche, sociali e scienze umane dalla medicina alla psicologia, dall’antropologia culturale alla psicanalisi, alla psichiatria).
Il Censimento dei Santuari cristiani d'Italia: ierofanie e luoghi di culto
CAMPIONE, Ada
2016-01-01
Abstract
Questa ricerca è impostata sul Censimento dei santuari cristiani d’Italia così come si presenta attualmente sul sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). Partendo dal Censimento mi sono soffermata sulle otto regioni dell’Italia settentrionale (Val D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), che costituiscono un’area per certi versi omogenea e ricca di santuari sorti in seguito a ierofanie. Delle regioni interessate sono stati pubblicati soltanto i volumi relativi ai santuari del Trentino Alto Adige e a quelli sulla sola Romagna: i dati dei volumi, più aggiornati rispetto al Censimento, sono stati integrati nella ricerca. La accezione di ierofania utilizzata nell’analisi dei dati è comprensiva sia delle apparizioni dirette, sia delle visioni, sia di quei fenomeni performativi del sacro inerenti manifestazioni di “animazione” di icone/immagini/statue. Questa indagine preliminare, che deve essere considerato un work in progress, ha rilevato l’estrema complessità delle problematiche inerenti il mondo delle ierofanie, siano esse teofanie o cristofanie (del Cristo risorto nelle Scritture) angelofanie, aghiofanie, ma soprattutto, in misura numericamente rilevante, mariofanie. Sulla base dell’analisi dei dati disponibili si tratta per lo più di mariofanie sulle quali, a differenza di quanto accade per quelle del secolo scorso, non sempre possediamo una documentazione sufficientemente attendibile. Attorno al fenomeno ierofanico si sviluppa un contesto complesso che coinvolge problematiche di ordine oggettivo, che vanno anche oltre la sfera del sacro, come la rimodellazione degli spazi, anche in seguito all’edificazione di un luogo di culto, i pellegrinaggi al luogo della ierofania prima, al luogo di culto poi, gli aspetti devozionali e liturgici, la ricaduta/rilevanza economica: sono tutte problematiche già oggetto di indagine negli incontri citati; a queste, vanno aggiunte problematiche di ordine soggettivo che riguardano l’interpretazione e/o la decodificazione dell’evento ierofanico. L'argomento evidenzia il suo alto livello di difficoltà anche nei continui distinguo operati dagli studiosi e dai mariologi, nel tentativo di decodificare eventi che sfuggono per loro stessa natura a catalogazioni e regole: parametri, categorie, paletti, regole costituiscono pre-dimensioni mentali che spesso rendono ancor più difficile avvicinarsi ad un fenomeno che si nutre anche di elementi sfuggenti, strettamente legati alla religiosità popolare, a leggende, tradizioni orali e racconti. Al di là degli approcci interdisciplinari e della lettura dei fatti da un punto di vista evenemenziale va sempre salvaguardata la specificità di un avvenimento che ha segnato in qualche modo la vita della collettività, innescando un processo a cascata di situazioni ed eventi che determinano profonde modificazioni del tessuto connettivo della collettività stessa. Non è possibile fornire dunque dati conclusivi, anche perché l’interpretazione dell’evento ierofanico implica una molteplicità di approcci che coinvolge ambiti differenti (le scienze storiche, sociali e scienze umane dalla medicina alla psicologia, dall’antropologia culturale alla psicanalisi, alla psichiatria).File | Dimensione | Formato | |
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