Con l'imposizione del "focatico" e la cessione in appalto delle imposte indirette, il Regno di Napoli poteva contare su una rendita annua relativamente certa. Questa, capitalizzata ai correnti tassi d'interesse, dava luogo a un importante mercato mobiliare con l'emissione di obbligazioni di stato ante litteram e, di conseguenza, alla formazione di un corrispondente debito pubblico di lungo periodo. Un sistema che la Corona utilizzava per finanziare impegnative operazioni militari ma che finivano per prosciugare il flusso delle entrate correnti. La successiva ricerca della riduzione dei tassi d'interesse permetteva, una volta riacquistate quelle stesse rendite, di collocarle nuovamente sul mercato a crescenti valori di ricapitalizzazione. In definitiva, una manovra ristrutturazione del debito che riconduce a moderni esempi di "finanza creativa"
Fiscalità e debito pubblico nel Regno di Napoli in età moderna
FENICIA, Giulio
2015-01-01
Abstract
Con l'imposizione del "focatico" e la cessione in appalto delle imposte indirette, il Regno di Napoli poteva contare su una rendita annua relativamente certa. Questa, capitalizzata ai correnti tassi d'interesse, dava luogo a un importante mercato mobiliare con l'emissione di obbligazioni di stato ante litteram e, di conseguenza, alla formazione di un corrispondente debito pubblico di lungo periodo. Un sistema che la Corona utilizzava per finanziare impegnative operazioni militari ma che finivano per prosciugare il flusso delle entrate correnti. La successiva ricerca della riduzione dei tassi d'interesse permetteva, una volta riacquistate quelle stesse rendite, di collocarle nuovamente sul mercato a crescenti valori di ricapitalizzazione. In definitiva, una manovra ristrutturazione del debito che riconduce a moderni esempi di "finanza creativa"I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.