La tripartizione di Roman Jakobson è il punto di partenza per questo studio sulla traduzione intersemiotica, definizione da lui coniata e su cui egli stesso è più volte tornato nel corso dei suoi studi. È possibile quindi pensare che linguaggi tra loro diversi per materia e per sostanza dell'espressione possano rivelare delle equivalenze sotterranee, possano cioè essere "shifted" l'uno nell'altro.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | "Traduzione intersemiotica: alcuni cenni teorici" |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2006 |
Abstract: | La tripartizione di Roman Jakobson è il punto di partenza per questo studio sulla traduzione intersemiotica, definizione da lui coniata e su cui egli stesso è più volte tornato nel corso dei suoi studi. È possibile quindi pensare che linguaggi tra loro diversi per materia e per sostanza dell'espressione possano rivelare delle equivalenze sotterranee, possano cioè essere "shifted" l'uno nell'altro. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/16808 |
ISBN: | 88-548-0733-8 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.