L’obesità rappresenta indubbiamente una delle problematiche maggiori che attanagliano i bambini della parte ricca del mondo, nello specifico Nord America ed Europa , ed una delle conseguenze peggiori della cosiddetta società del benessere, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita come una “silente epidemia globale”. Secondo i dati relativi al 2013, forniti dall’Unicef in collaborazione con l’Istat , in Italia il 26,9% dei bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni è obeso, con una maggiore concentrazione al Sud: questa percentuale fa emergere in maniera chiara come il fenomeno sia radicato e allo stesso tempo come sia necessario cercare di diffondere uno stile di vita e un alimentazione più sani tra i bambini. Il Ministero della Salute, inoltre, ha attivato il Sistema di Sorveglianza “OKkio alla salute” con la finalità di monitorare lo stato ponderale dei bambini di 8-9 anni attraverso un’indagine biennale: gli ultimi dati sono relativi al 2012 e hanno mostrato che, su un totale di 46.492 bambini, il 22,1% è in sovrappeso mentre il 10,2% è obeso, con percentuali maggiori nelle regioni meridionali, Puglia compresa. Il 21% dei genitori, e questo è un dato che deve far molto riflettere, ha inoltre dichiarato che i figli non mangiano quotidianamente frutta e/o verdura, al contrario delle bevande gassate, consumate abitualmente dal 43% dei piccoli . Di fronte a questi allarmanti dati è necessario attivare una politica di prevenzione che coinvolga non solo gli enti pubblici, ma anche le stesse imprese che commercializzano prodotti sani: per raggiungere questo obiettivo è necessario superare la visione del marketing come semplice strumento di analisi e “conquista” del mercato, andando oltre e vedendo in esso anche un mezzo per diffondere abitudini più sane, in questo caso rendendolo utile per la causa della prevenzione delle problematiche legate all’alimentazione come l’obesità e il sovrappeso: si tratta, in pratica di legare al marketing anche una funzione sociale.
Potenzialità del marketing per la diffusione di un’alimentazione sana tra i bambini: opportunità e prospettive per la Puglia
BALDASSARRE, FABRIZIO;CAMPO, RAFFAELE
2014-01-01
Abstract
L’obesità rappresenta indubbiamente una delle problematiche maggiori che attanagliano i bambini della parte ricca del mondo, nello specifico Nord America ed Europa , ed una delle conseguenze peggiori della cosiddetta società del benessere, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita come una “silente epidemia globale”. Secondo i dati relativi al 2013, forniti dall’Unicef in collaborazione con l’Istat , in Italia il 26,9% dei bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni è obeso, con una maggiore concentrazione al Sud: questa percentuale fa emergere in maniera chiara come il fenomeno sia radicato e allo stesso tempo come sia necessario cercare di diffondere uno stile di vita e un alimentazione più sani tra i bambini. Il Ministero della Salute, inoltre, ha attivato il Sistema di Sorveglianza “OKkio alla salute” con la finalità di monitorare lo stato ponderale dei bambini di 8-9 anni attraverso un’indagine biennale: gli ultimi dati sono relativi al 2012 e hanno mostrato che, su un totale di 46.492 bambini, il 22,1% è in sovrappeso mentre il 10,2% è obeso, con percentuali maggiori nelle regioni meridionali, Puglia compresa. Il 21% dei genitori, e questo è un dato che deve far molto riflettere, ha inoltre dichiarato che i figli non mangiano quotidianamente frutta e/o verdura, al contrario delle bevande gassate, consumate abitualmente dal 43% dei piccoli . Di fronte a questi allarmanti dati è necessario attivare una politica di prevenzione che coinvolga non solo gli enti pubblici, ma anche le stesse imprese che commercializzano prodotti sani: per raggiungere questo obiettivo è necessario superare la visione del marketing come semplice strumento di analisi e “conquista” del mercato, andando oltre e vedendo in esso anche un mezzo per diffondere abitudini più sane, in questo caso rendendolo utile per la causa della prevenzione delle problematiche legate all’alimentazione come l’obesità e il sovrappeso: si tratta, in pratica di legare al marketing anche una funzione sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.