In medicina umana è ben nota l’associazione tra obesità e alcune malattie croniche che definiscono la c.d. sindrome metabolica (SM). Il fattore riconosciuto come determinante nella SM è il grasso intra addominale ed è stata proposta l’ecografia per ottenere una misurazione pratica e diretta dello spessore del grasso regionale a questo livello. Sebbene studi recenti hanno dimostrato che l’obesità è associata con l’insulino-resistenza e la dislipidemia anche nel cane, in questa specie non è attualmente disponibile un metodo semplice e immediato per determinare la distribuzione regionale del grasso corporeo. Scopo del lavoro è di valutare la possibile applicazione dell’ecografia per quantificare il grasso addominale viscerale e per predire le alterazioni metaboliche nei cani obesi. In questo studio prospettico sono stati arruolati 54 cani di proprietà presentati per visita clinica di routine. Il metodo del body condition score (BCS) è stato utilizzato per definire i cani obesi, sovrappeso o normali. Differenti misure ecografiche del tessuto adiposo sono state effettuate; in particolare sono state proposte misure ecografiche dello stato di obesità basandosi su metodiche già accreditate in campo umano e confrontate con le misure ecografiche precedentemente proposte nel cane. Sono state dunque valutate l’adiposità addominale viscerale,, l’adiposità addominale sottocutanea e preperitoneale ed infine quella sottocutanea lombare. Le misure ecografiche così ottenute sono state comparate con i parametri morfometrici (BCS, circonferenza pelvica, % Body Fat) e metabolici (glucosio, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, leptina e proteina C reattiva) di obesità. I dati sono stati analizzati statisticamente. L’analisi della correlazione tra le nuove misure ecografiche proposte e le misure cliniche del peso corporeo ha dimostrato una correlazione significativa sia del grasso viscerale che preperitoneale avevano con tutte le misure cliniche fatta eccezione per il peso. In particolare la misura ecografica del grasso viscerale era correlata positivamente n solo con il BCS e gli altri parametri morfometrici di obesità, ma anche con la concentrazione sierica del colesterolo totale, dell’HDL e della leptina. I risultati di questo studio suggeriscono che l’ecografia può essere un metodo utile pratico e non invasivo per quantificare i depositi di grasso regionale nei cani. In particolare la misura del grasso viscerale può essere utile nella diagnosi di obesità nella clinica pratica e può fornire utili informazioni sul rischio di disfunzione metabolica associata all’obesità nel cane (DMAO). Infatti fra le misure ecografiche testate in questo studio la misura del grasso viscerale sembra essere quella che meglio correla con i parametri metabolici come già dimostrato in campo umano suggerendo che questa misura ecografica potrebbe rappresentare un marker di rischio di DMAO.

MISURA ECOGRAFICA DEL GRASSO VISCERALE IN CANI OBESI

PARADIES, PAOLA;SASANELLI, Mariateresa;CECI, Luigi;PALASCIANO, Giuseppe;PALMIERI, Vincenzo Ostilio
2013-01-01

Abstract

In medicina umana è ben nota l’associazione tra obesità e alcune malattie croniche che definiscono la c.d. sindrome metabolica (SM). Il fattore riconosciuto come determinante nella SM è il grasso intra addominale ed è stata proposta l’ecografia per ottenere una misurazione pratica e diretta dello spessore del grasso regionale a questo livello. Sebbene studi recenti hanno dimostrato che l’obesità è associata con l’insulino-resistenza e la dislipidemia anche nel cane, in questa specie non è attualmente disponibile un metodo semplice e immediato per determinare la distribuzione regionale del grasso corporeo. Scopo del lavoro è di valutare la possibile applicazione dell’ecografia per quantificare il grasso addominale viscerale e per predire le alterazioni metaboliche nei cani obesi. In questo studio prospettico sono stati arruolati 54 cani di proprietà presentati per visita clinica di routine. Il metodo del body condition score (BCS) è stato utilizzato per definire i cani obesi, sovrappeso o normali. Differenti misure ecografiche del tessuto adiposo sono state effettuate; in particolare sono state proposte misure ecografiche dello stato di obesità basandosi su metodiche già accreditate in campo umano e confrontate con le misure ecografiche precedentemente proposte nel cane. Sono state dunque valutate l’adiposità addominale viscerale,, l’adiposità addominale sottocutanea e preperitoneale ed infine quella sottocutanea lombare. Le misure ecografiche così ottenute sono state comparate con i parametri morfometrici (BCS, circonferenza pelvica, % Body Fat) e metabolici (glucosio, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, leptina e proteina C reattiva) di obesità. I dati sono stati analizzati statisticamente. L’analisi della correlazione tra le nuove misure ecografiche proposte e le misure cliniche del peso corporeo ha dimostrato una correlazione significativa sia del grasso viscerale che preperitoneale avevano con tutte le misure cliniche fatta eccezione per il peso. In particolare la misura ecografica del grasso viscerale era correlata positivamente n solo con il BCS e gli altri parametri morfometrici di obesità, ma anche con la concentrazione sierica del colesterolo totale, dell’HDL e della leptina. I risultati di questo studio suggeriscono che l’ecografia può essere un metodo utile pratico e non invasivo per quantificare i depositi di grasso regionale nei cani. In particolare la misura del grasso viscerale può essere utile nella diagnosi di obesità nella clinica pratica e può fornire utili informazioni sul rischio di disfunzione metabolica associata all’obesità nel cane (DMAO). Infatti fra le misure ecografiche testate in questo studio la misura del grasso viscerale sembra essere quella che meglio correla con i parametri metabolici come già dimostrato in campo umano suggerendo che questa misura ecografica potrebbe rappresentare un marker di rischio di DMAO.
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