La formazione, all’interno della città di Bari, di un quartiere destinato ad accogliere le strutture dell’amministrazione bizantina, si può fissare negli anni finali del IX secolo, quando, a seguito della riconquista bizantina delle province meridionali d’Italia e dell’istituzione del Thema di Longobardia, si era stabilita a Bari la residenza di uno stratega che aveva la responsabilità del governo e della difesa di questa provincia imperiale. Anche nel secolo successivo, con l’istituzione del Catapanato d’Italia, che rispondeva alle nuove esigenze organizzative dell’impero e aveva lo scopo di garantirne una migliore difesa, i Catapani confermarono per Bari il ruolo privilegiato di città capoluogo dei territori bizantini dell’Italia meridionale. Il numero dai documenti di età bizantina che attestano edifici di culto a Bari è molto cospicuo: essi consistono sia in atti notarili e documenti pubblici, sia in testi annalistici e cronachistici. Si tratta di ca. trenta indicazioni, raccolte per la redazione del Corpus Architecturae Religiosae Europeae (CARE) per la città di Bari, inquadrabili cronologicamente per lo più nella prima metà dell’XI secolo, momento al quale risale la maggior parte dei testi di questo periodo. Non solo la città, ma anche il suburbio è interessato da numerose fondazioni ecclesiastiche. Infatti, se, da una parte, non abbiamo alcuna conoscenza a Bari di edifici di culto suburbani di età tardoantica, dall’altra, per l’età bizantina la situazione si presenza piuttosto articolata. I dati presentati, desunti dalla ricerca nei documenti d’archivio, mostrano anche per le aree esterne alla città, ma ad essa strettamente connesse, intensamente coltivate a oliveto e a vigna, l’esistenza di una articolata rete ecclesiastica, radicata nel territorio, almeno fino al momento della definitiva conquista normanna.

Bari in età bizantina (IX-XI secolo): nuovi dati alla luce del riesame della documentazione archeologica e archivistica

Nuzzo, Donatella;
2015-01-01

Abstract

La formazione, all’interno della città di Bari, di un quartiere destinato ad accogliere le strutture dell’amministrazione bizantina, si può fissare negli anni finali del IX secolo, quando, a seguito della riconquista bizantina delle province meridionali d’Italia e dell’istituzione del Thema di Longobardia, si era stabilita a Bari la residenza di uno stratega che aveva la responsabilità del governo e della difesa di questa provincia imperiale. Anche nel secolo successivo, con l’istituzione del Catapanato d’Italia, che rispondeva alle nuove esigenze organizzative dell’impero e aveva lo scopo di garantirne una migliore difesa, i Catapani confermarono per Bari il ruolo privilegiato di città capoluogo dei territori bizantini dell’Italia meridionale. Il numero dai documenti di età bizantina che attestano edifici di culto a Bari è molto cospicuo: essi consistono sia in atti notarili e documenti pubblici, sia in testi annalistici e cronachistici. Si tratta di ca. trenta indicazioni, raccolte per la redazione del Corpus Architecturae Religiosae Europeae (CARE) per la città di Bari, inquadrabili cronologicamente per lo più nella prima metà dell’XI secolo, momento al quale risale la maggior parte dei testi di questo periodo. Non solo la città, ma anche il suburbio è interessato da numerose fondazioni ecclesiastiche. Infatti, se, da una parte, non abbiamo alcuna conoscenza a Bari di edifici di culto suburbani di età tardoantica, dall’altra, per l’età bizantina la situazione si presenza piuttosto articolata. I dati presentati, desunti dalla ricerca nei documenti d’archivio, mostrano anche per le aree esterne alla città, ma ad essa strettamente connesse, intensamente coltivate a oliveto e a vigna, l’esistenza di una articolata rete ecclesiastica, radicata nel territorio, almeno fino al momento della definitiva conquista normanna.
2015
978-88-7814-629-7
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