La ricerca nell’impiantistica agroalimentare deve essere sviluppata in collaborazione con gli operatori o con l’industria del settore. Per raggiungere risultati di validità scientifica e, nello stesso tempo, di possibile applicazione industriale, le problematiche devono essere affrontate con programmi di ricerca nel corso dei quali, non necessariamente nella successione riportata, sia possibile attuare i seguenti passi logici: studio della materia prima, studio del processo produttivo, progettazione dell’impianto e sperimentazione in campo, verifica dell’efficienza produttiva dell’impianto e delle caratteristiche qualitative dell’alimento, studio del recupero o del trattamento dei sottoprodotti e dei reflui. Si riportano i risultati di ricerche effettuate nei settori olivicolo-oleario, ortofrutticolo, enologico e dei prodotti da forno, nonché relative al recupero dei sottoprodotti e dei reflui mediante concentrazione (settore caseario) e compostaggio. Da essi si evince che alla ricerca di campo si dovrebbe arrivare attraverso le risultanze di diversi livelli che vanno dalla modellizzazione teorica del processo impiantistico e del processo di trasformazione, alla sperimentazione in laboratorio ed in scala ridotta; quest’ultima fase consente di ottenere la verifica del funzionamento dei modelli matematici, l’acquisizione di dati sperimentali da inserire nei software di simulazione, nonché gli elementi progettuali per la realizzazione dei prototipi industriali. L’analisi evidenzia che nel settore agro-alimentare vi è una continua applicazione di risultati sperimentali alle realtà produttive, pur auspicando una sempre maggiore integrazione fra ricerca applicata e industria, con la definizione e la realizzazione di programmi comuni.
Influenza della ricerca scientifica sulla innovazione tecnologica dell’industria agro-alimentare
BIANCHI, Biagio;
2004-01-01
Abstract
La ricerca nell’impiantistica agroalimentare deve essere sviluppata in collaborazione con gli operatori o con l’industria del settore. Per raggiungere risultati di validità scientifica e, nello stesso tempo, di possibile applicazione industriale, le problematiche devono essere affrontate con programmi di ricerca nel corso dei quali, non necessariamente nella successione riportata, sia possibile attuare i seguenti passi logici: studio della materia prima, studio del processo produttivo, progettazione dell’impianto e sperimentazione in campo, verifica dell’efficienza produttiva dell’impianto e delle caratteristiche qualitative dell’alimento, studio del recupero o del trattamento dei sottoprodotti e dei reflui. Si riportano i risultati di ricerche effettuate nei settori olivicolo-oleario, ortofrutticolo, enologico e dei prodotti da forno, nonché relative al recupero dei sottoprodotti e dei reflui mediante concentrazione (settore caseario) e compostaggio. Da essi si evince che alla ricerca di campo si dovrebbe arrivare attraverso le risultanze di diversi livelli che vanno dalla modellizzazione teorica del processo impiantistico e del processo di trasformazione, alla sperimentazione in laboratorio ed in scala ridotta; quest’ultima fase consente di ottenere la verifica del funzionamento dei modelli matematici, l’acquisizione di dati sperimentali da inserire nei software di simulazione, nonché gli elementi progettuali per la realizzazione dei prototipi industriali. L’analisi evidenzia che nel settore agro-alimentare vi è una continua applicazione di risultati sperimentali alle realtà produttive, pur auspicando una sempre maggiore integrazione fra ricerca applicata e industria, con la definizione e la realizzazione di programmi comuni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.