Nella "Fedra" di Seneca, si esaminano a confronto le articolate preghiere a Diana di Ippolito e della Nutrice, emblematiche dei caratteri antitetici dei due personaggi, a partire dal fatto che Ippolito prega per sé, per ottenere come una investitura divina dalla dea che gli consenta di cacciare quasi 'in veste di Diana'; mente la Nutrice prega in favore della sua padrona, secondo uno schema 'popolare' ma con tattica squisitamente femminile. Analizzando lo sviluppo scenico, si respinge la recente proposta di alcuni interpreti di assegnare tale preghiera a Fedra stessa, mostrandosi invece la convenienza sia di attribuirla alla Nutrice, sia dell'indirizzo a Diana di una supplica che apparirebbe in conflitto con la sua connotazione verginale.
Preghiere a confronto (nella "Fedra" di Seneca)
MASSARO, Matteo
2014-01-01
Abstract
Nella "Fedra" di Seneca, si esaminano a confronto le articolate preghiere a Diana di Ippolito e della Nutrice, emblematiche dei caratteri antitetici dei due personaggi, a partire dal fatto che Ippolito prega per sé, per ottenere come una investitura divina dalla dea che gli consenta di cacciare quasi 'in veste di Diana'; mente la Nutrice prega in favore della sua padrona, secondo uno schema 'popolare' ma con tattica squisitamente femminile. Analizzando lo sviluppo scenico, si respinge la recente proposta di alcuni interpreti di assegnare tale preghiera a Fedra stessa, mostrandosi invece la convenienza sia di attribuirla alla Nutrice, sia dell'indirizzo a Diana di una supplica che apparirebbe in conflitto con la sua connotazione verginale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.