Premier bilan après l’Apocalypse di Frédéric Beigbeder (Grasset, 2011) e Après le livre di François Bon (Seuil, 2011) rifondano il modo di fare letteratura e critica letteraria dopo l’avvento del digitale, pur ricorrendo ad un supporto tradizionale come la carta. Il primo ripercorre cento libri del XX secolo alquanto controversi, proponendo anche biografie paradossali dei loro autori; il secondo ricompone il rapporto fra il libro e il mondo tramite Internet. Lo studio analizza questi due testi critici, opera di scrittori dell’extrême contemporain, illustrando i limiti dei criteri di storicità nella costruzione di una storia letteraria e sottolineando la necessità di definire parametri di selezione come strumenti fondanti dell’atto critico.
L’Apocalypse perdue
MAJORANO, Matteo
2012-01-01
Abstract
Premier bilan après l’Apocalypse di Frédéric Beigbeder (Grasset, 2011) e Après le livre di François Bon (Seuil, 2011) rifondano il modo di fare letteratura e critica letteraria dopo l’avvento del digitale, pur ricorrendo ad un supporto tradizionale come la carta. Il primo ripercorre cento libri del XX secolo alquanto controversi, proponendo anche biografie paradossali dei loro autori; il secondo ricompone il rapporto fra il libro e il mondo tramite Internet. Lo studio analizza questi due testi critici, opera di scrittori dell’extrême contemporain, illustrando i limiti dei criteri di storicità nella costruzione di una storia letteraria e sottolineando la necessità di definire parametri di selezione come strumenti fondanti dell’atto critico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.