Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, si occupa delle politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione negli articoli da 77 a 80. Il nuovo TFUE dispone, all’articolo 78, par. 1, che «l’Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento. Detta politica deve essere conforme alla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e al protocollo del 31 gennaio 1967 relativi allo status dei rifugiati, e agli altri trattati pertinenti». Tale disposizione supera definitivamente il modello normativo dell’armonizzazione, contemplando uno status uniforme dell’asilo valido nell’ambito di tutta l’Unione. La norma non opera più il riferimento all’adozione di “norme minime” comuni, come previsto originariamente dal Trattato di Amsterdam. Inoltre, la competenza riguardo all’armonizzazione delle norme, nel contesto della politica comune in materia d’asilo, diventa completa e non limitata all’adozione di “standard minimi”. La protezione sussidiaria viene prevista espressamente fra i settori nei quali applicare uno “status uniforme”, mentre con il sistema di Amsterdam vi si faceva riferimento solo indirettamente. Tra gli obiettivi prefissati dal c.d. Programma di Stoccolma, vi è quello di sviluppare una politica migratoria europea articolata, fondata su «responsabilità condivise e solidarietà tra gli Stati membri», al fine di rafforzare la coesione tra i medesimi Stati su una materia che interessa trasversalmente quasi tutte le politiche europee; di controllare e contrastare l’immigrazione clandestina, anche in considerazione della crescente pressione esercitata alle frontiere esterne; di istituire un sistema comune d’asilo che garantisca alle persone in cerca di protezione internazionale un accesso a procedure giuridicamente sicure ed efficaci. Il volume, suddiviso in quattro capitoli, si occupa di esaminare i principali settori che interessano l’asilo e le altre forme di protezione internazionale nel diritto dell’Unione europea alla luce delle più recenti modifiche normative.

Diritto di asilo e nuove esigenze di protezione internazionale nell'Unione europea

PIZZOLANTE, Giuseppina
2012-01-01

Abstract

Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, si occupa delle politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione negli articoli da 77 a 80. Il nuovo TFUE dispone, all’articolo 78, par. 1, che «l’Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento. Detta politica deve essere conforme alla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e al protocollo del 31 gennaio 1967 relativi allo status dei rifugiati, e agli altri trattati pertinenti». Tale disposizione supera definitivamente il modello normativo dell’armonizzazione, contemplando uno status uniforme dell’asilo valido nell’ambito di tutta l’Unione. La norma non opera più il riferimento all’adozione di “norme minime” comuni, come previsto originariamente dal Trattato di Amsterdam. Inoltre, la competenza riguardo all’armonizzazione delle norme, nel contesto della politica comune in materia d’asilo, diventa completa e non limitata all’adozione di “standard minimi”. La protezione sussidiaria viene prevista espressamente fra i settori nei quali applicare uno “status uniforme”, mentre con il sistema di Amsterdam vi si faceva riferimento solo indirettamente. Tra gli obiettivi prefissati dal c.d. Programma di Stoccolma, vi è quello di sviluppare una politica migratoria europea articolata, fondata su «responsabilità condivise e solidarietà tra gli Stati membri», al fine di rafforzare la coesione tra i medesimi Stati su una materia che interessa trasversalmente quasi tutte le politiche europee; di controllare e contrastare l’immigrazione clandestina, anche in considerazione della crescente pressione esercitata alle frontiere esterne; di istituire un sistema comune d’asilo che garantisca alle persone in cerca di protezione internazionale un accesso a procedure giuridicamente sicure ed efficaci. Il volume, suddiviso in quattro capitoli, si occupa di esaminare i principali settori che interessano l’asilo e le altre forme di protezione internazionale nel diritto dell’Unione europea alla luce delle più recenti modifiche normative.
2012
978-88-6611-183-2
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