La riforma del 2005 ha modificato la norma relativa ai titoli esecutivi (art. 474 c.p.c.), estendendone il novero e, in relazione ad alcuni di quelli stragiudiziali, le potenzialità esecutive; allo stesso tempo, ha introdotto altre novità rilevanti in tema di notificazione del titolo esecutivo. L'intervento normativo in parte qua va letto alla luce della contestuale rivisitazione del rapporto tra tutela cautelare e giudizio di merito, che, nel comportare l'allentamento del nesso di strumentalità in relazione alle misure cautelari a carattere anticipatorio, ha anche evidenziato l'intento del legislatore di perseguire il bene della "esecutività" rispetto a quello del "giudicato"
IL TITOLO ESECUTIVO E IL PRECETTO
DALFINO, Domenico
2009-01-01
Abstract
La riforma del 2005 ha modificato la norma relativa ai titoli esecutivi (art. 474 c.p.c.), estendendone il novero e, in relazione ad alcuni di quelli stragiudiziali, le potenzialità esecutive; allo stesso tempo, ha introdotto altre novità rilevanti in tema di notificazione del titolo esecutivo. L'intervento normativo in parte qua va letto alla luce della contestuale rivisitazione del rapporto tra tutela cautelare e giudizio di merito, che, nel comportare l'allentamento del nesso di strumentalità in relazione alle misure cautelari a carattere anticipatorio, ha anche evidenziato l'intento del legislatore di perseguire il bene della "esecutività" rispetto a quello del "giudicato"I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.