I diversi contributi del volume, che disegnano nell'insieme un ampio mosaico di soggetti, di modi e di luoghi nei quali la politica viene o può essere fatta, pur differenti come taglio e come impostazione, sono legati dal filo rosso della ricostruzione del nesso tra democrazia e partecipazione. I saggi della prima parte, dall'accentuata impostazione nomotetica, tendono a tematizzare gli scenari del “dover essere” della multiforme partecipazione politica. Ma questi scenari che si collocano tra passato e futuro non possono non misurarsi con il presente perché è proprio dalla conoscenza e dall’analisi dei processi in atto che possono tracciarsi le strategie realistiche di attuazione di quegli obiettivi incentrati sulla diffusione di quella che si è definita la cultura politica. Su uesto aspetto, più propriamente analitico, si concentrano i contributi della seconda parte del volume. Il volume non intende perseguire l’obiettivo di offrire una sorta di rappresentazione tassonomica ed esaustiva dei soggetti, dei modi e dei luoghi del fare politica, quanto piuttosto tentare una disanima e un’analisi del senso stesso della politica, delle condizioni e delle possibilità entro le quali si può parlare, o si può tornare a parlare, di cultura politica diffusa, premessa imprescindibile della stessa democrazia.
Fare o non fare politica. Soggetti modi luoghi
CARRERA, Letizia
2010-01-01
Abstract
I diversi contributi del volume, che disegnano nell'insieme un ampio mosaico di soggetti, di modi e di luoghi nei quali la politica viene o può essere fatta, pur differenti come taglio e come impostazione, sono legati dal filo rosso della ricostruzione del nesso tra democrazia e partecipazione. I saggi della prima parte, dall'accentuata impostazione nomotetica, tendono a tematizzare gli scenari del “dover essere” della multiforme partecipazione politica. Ma questi scenari che si collocano tra passato e futuro non possono non misurarsi con il presente perché è proprio dalla conoscenza e dall’analisi dei processi in atto che possono tracciarsi le strategie realistiche di attuazione di quegli obiettivi incentrati sulla diffusione di quella che si è definita la cultura politica. Su uesto aspetto, più propriamente analitico, si concentrano i contributi della seconda parte del volume. Il volume non intende perseguire l’obiettivo di offrire una sorta di rappresentazione tassonomica ed esaustiva dei soggetti, dei modi e dei luoghi del fare politica, quanto piuttosto tentare una disanima e un’analisi del senso stesso della politica, delle condizioni e delle possibilità entro le quali si può parlare, o si può tornare a parlare, di cultura politica diffusa, premessa imprescindibile della stessa democrazia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.