In merito al riconoscimento del danno non patrimoniale la giurisprudenza, e la medicina legale di seguito, si sono indirizzate verso la ricerca di criteri, per quanto possibile oggettivi, che consentissero sia di identificare le singole voci di danno sia di quantificarle. Se tale tentativo può ritenersi “riuscito” per il danno biologico, non può dirsi altrettanto per altre fattispecie di danno non patrimoniale (v. danno morale, esistenziale …), attesa la difficoltà ed a volte impossibilità, di una identificazione univoca delle stesse e della parziale sovrapponibilità che scaturisce dalle talora “fumose” definizioni proposte nella letteratura scientifica. Invero la nascita del danno esistenziale, ammesso che si possa considerare realmente un danno “nuovo”, sembra ripercorrere le tappe del cammino lento e tortuoso che furono del ben più ampio ambito del “danno non patrimoniale”; ci si chiedeva allora, e ci si chiede oggi, se le attuali e codificate voci di danno fossero in grado di ricomprendere tutte le sofferenze patite da un cittadino vittima di un trauma.

Danno Esistenziale: Un argine rotto al torrente delle opinioni

DE DONNO A;GRATTAGLIANO, IGNAZIO;
2007-01-01

Abstract

In merito al riconoscimento del danno non patrimoniale la giurisprudenza, e la medicina legale di seguito, si sono indirizzate verso la ricerca di criteri, per quanto possibile oggettivi, che consentissero sia di identificare le singole voci di danno sia di quantificarle. Se tale tentativo può ritenersi “riuscito” per il danno biologico, non può dirsi altrettanto per altre fattispecie di danno non patrimoniale (v. danno morale, esistenziale …), attesa la difficoltà ed a volte impossibilità, di una identificazione univoca delle stesse e della parziale sovrapponibilità che scaturisce dalle talora “fumose” definizioni proposte nella letteratura scientifica. Invero la nascita del danno esistenziale, ammesso che si possa considerare realmente un danno “nuovo”, sembra ripercorrere le tappe del cammino lento e tortuoso che furono del ben più ampio ambito del “danno non patrimoniale”; ci si chiedeva allora, e ci si chiede oggi, se le attuali e codificate voci di danno fossero in grado di ricomprendere tutte le sofferenze patite da un cittadino vittima di un trauma.
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