L’Antidosi è tra i testi del corpus isocrateo quello che ha avuto in età moderna la storia testuale più “movimentata”. Conosciuto per secoli in forma gravemente mutila (a causa di una lacuna tra gli attuali §§ 72-309), questo discorso fu riscoperto nella sua interezza al principio del XIX secolo da Andreas Moustoxydis, in due manoscritti (l’Ambros. O 144 sup. e il Laur. plut. 87.14). Mustoxydis nel 1812 lo diede per la prima volta alle stampe nella versione integrale. Non si trattò però di una vicenda del tutto lineare: alcuni documenti editi e inediti rivelano, ad esempio, che a Moustoxydis fu impedito di avere accesso a tutti i manoscritti contenenti il testo completo e che in quelli stessi anni si svolse, si potrebbe dire, una “corsa all’inedito”, che contemplò anche progetti paralleli di pubblicazione. Protagonisti di queste vicende furono studiosi e letterati come Angelo Mai, Amedeo Peyron, Johannes Caspar von Orelli, Girolamo Amati, Vincenzo Monti e Giulio Perticari.
The paper deals with the history of the discovery of Isocrates' Antidosis. This work was known for centuries in an incomplete form (due to a huge lacuna between the current §§ 72-309). Two complete manuscripts (Milan, Ambros. O 144 sup.; and Florence, Laur. plut. 87.14) were discovered only at the beginning of the 19th century by Andreas Mustoxydis, who published the whole speech for the first time in 1812. However, the story of this rediscovery was complicated by a 'race' to print the new text, as overlooked and unpublished documents reveal. Angelo Mai, Amedeo Peyron, Johannes Caspar von Orelli, Girolamo Amati, Vincenzo Monti and Giulio Perticari were the main characters of the plot.
La riscoperta dell’Antidosis nel XIX secolo
PINTO, Pasquale Massimo
2017-01-01
Abstract
L’Antidosi è tra i testi del corpus isocrateo quello che ha avuto in età moderna la storia testuale più “movimentata”. Conosciuto per secoli in forma gravemente mutila (a causa di una lacuna tra gli attuali §§ 72-309), questo discorso fu riscoperto nella sua interezza al principio del XIX secolo da Andreas Moustoxydis, in due manoscritti (l’Ambros. O 144 sup. e il Laur. plut. 87.14). Mustoxydis nel 1812 lo diede per la prima volta alle stampe nella versione integrale. Non si trattò però di una vicenda del tutto lineare: alcuni documenti editi e inediti rivelano, ad esempio, che a Moustoxydis fu impedito di avere accesso a tutti i manoscritti contenenti il testo completo e che in quelli stessi anni si svolse, si potrebbe dire, una “corsa all’inedito”, che contemplò anche progetti paralleli di pubblicazione. Protagonisti di queste vicende furono studiosi e letterati come Angelo Mai, Amedeo Peyron, Johannes Caspar von Orelli, Girolamo Amati, Vincenzo Monti e Giulio Perticari.File | Dimensione | Formato | |
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