OBIETTIVI. La stesura del seguente capitolo è finalizzata alla comprensione di tipici pattern di spasticità dell’arto superiore nei pazienti affetti da esiti di stroke. Questo consente di valutare l’influenza dell’iperattività muscolare dell’arto superiore ed inferiore sull’esecuzione di performances motorie complesse come la deambulazione o il reaching anteriore, al fine di progettare anche programmi riabilitativi finalizzati alla riduzione della disabilità che il deficit motorio correlato alla spasticità, determina. CONTENUTI. Il capitolo descrive accuratamente il coinvolgimento nella spasticità, dei muscoli dell’arto superiore ed inferiore, con diverse possibilità in combinazione e come esse possono influenzare la postura statica e dinamica del paziente affetto da esiti di stroke. CHE COSA DICE AI RICERCATORI. La variabilità dei pattern possibili di spasticità rappresenta un aspetto fondamentale dello studio dei disordini del tono muscolare e del movimento, spesso combinati: i ricercatori devono assumere la consapevolezza di possibili variazioni motorie e muscolari al fine di studiare nuove oggettive metodiche di valutazione, ancora oggi dotate di pochi strumenti standardizzati. CHE COSA DICE AI CLINICI. I clinici dovrebbero riconoscere l’influenza della spasticità sull’esecuzione delle performances motorie e sulla postura, al fine di poter intervenire terapeuticamente con farmaci ed ortesi, progettando programmi riabilitativi personalizzati, finalizzati alla riduzione della disabilità ed al miglioramento della qualità di vita concordando con il paziente gli obiettivi di breve e lungo periodo.

Postura e Spasticità: inquadramento clinico e valutazione nei soggetti con esiti di Stroke

Fiore P;Ranieri M;
2014-01-01

Abstract

OBIETTIVI. La stesura del seguente capitolo è finalizzata alla comprensione di tipici pattern di spasticità dell’arto superiore nei pazienti affetti da esiti di stroke. Questo consente di valutare l’influenza dell’iperattività muscolare dell’arto superiore ed inferiore sull’esecuzione di performances motorie complesse come la deambulazione o il reaching anteriore, al fine di progettare anche programmi riabilitativi finalizzati alla riduzione della disabilità che il deficit motorio correlato alla spasticità, determina. CONTENUTI. Il capitolo descrive accuratamente il coinvolgimento nella spasticità, dei muscoli dell’arto superiore ed inferiore, con diverse possibilità in combinazione e come esse possono influenzare la postura statica e dinamica del paziente affetto da esiti di stroke. CHE COSA DICE AI RICERCATORI. La variabilità dei pattern possibili di spasticità rappresenta un aspetto fondamentale dello studio dei disordini del tono muscolare e del movimento, spesso combinati: i ricercatori devono assumere la consapevolezza di possibili variazioni motorie e muscolari al fine di studiare nuove oggettive metodiche di valutazione, ancora oggi dotate di pochi strumenti standardizzati. CHE COSA DICE AI CLINICI. I clinici dovrebbero riconoscere l’influenza della spasticità sull’esecuzione delle performances motorie e sulla postura, al fine di poter intervenire terapeuticamente con farmaci ed ortesi, progettando programmi riabilitativi personalizzati, finalizzati alla riduzione della disabilità ed al miglioramento della qualità di vita concordando con il paziente gli obiettivi di breve e lungo periodo.
2014
978-88-7711-808-0
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