In Hor. sat. 1, 1, 38 e epist. 1, 7, 40 la tradizione ms presenta le varianti patiens e sapiens, riferite la prima volta alla formica, la seconda a Ulisse. Gli editori si dividono sulla formica della satira, mentre per Ulisse privilegiano pressoché unanimi la lezione patientis, ritenendola epitheton tipico del personaggio. Si dimostra invece che ancora più tipica per Ulisse, già in Omero, appare la connotazione di sapiens, che del resto risulterebbe più coerente con il contesto stesso di Orazio.

Un'incertezza di lettura in due passi oraziani (patiens/sapiens)

MASSARO, Matteo
1978-01-01

Abstract

In Hor. sat. 1, 1, 38 e epist. 1, 7, 40 la tradizione ms presenta le varianti patiens e sapiens, riferite la prima volta alla formica, la seconda a Ulisse. Gli editori si dividono sulla formica della satira, mentre per Ulisse privilegiano pressoché unanimi la lezione patientis, ritenendola epitheton tipico del personaggio. Si dimostra invece che ancora più tipica per Ulisse, già in Omero, appare la connotazione di sapiens, che del resto risulterebbe più coerente con il contesto stesso di Orazio.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/73417
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact