Oggetto del lavoro è la possibilità di estendere in via interpretativa il privilegio, attribuito dalla legge ai crediti di alimenti (art. 2751, n. 4, c.c.), al credito per il mantenimento del coniuge separato o divorziato, formalmente sprovvisto di tale causa legittima di prelazione. La questione è affrontata alla luce della sentenza n. 17 del 2000 della Corte costituzionale, che ha risolto positivamente il quesito, ma con argomentazioni non del tutto plausibili, viziate da una eccessiva generalizzazione dei "crediti di mantenimento". L'estensione del privilegio si giustifica invece, senza alcuna irragionevole forzatura della "littera legis", soltanto quando le peculiarità del caso concreto e l'omogeneità degli interessi in gioco legittimino l'assimilazione tra crediti alimentari e crediti al mantenimento.
L’estensione del privilegio ai crediti di mantenimento nell’ermeneutica della Corte costituzionale
PENNASILICO, Mauro
2006-01-01
Abstract
Oggetto del lavoro è la possibilità di estendere in via interpretativa il privilegio, attribuito dalla legge ai crediti di alimenti (art. 2751, n. 4, c.c.), al credito per il mantenimento del coniuge separato o divorziato, formalmente sprovvisto di tale causa legittima di prelazione. La questione è affrontata alla luce della sentenza n. 17 del 2000 della Corte costituzionale, che ha risolto positivamente il quesito, ma con argomentazioni non del tutto plausibili, viziate da una eccessiva generalizzazione dei "crediti di mantenimento". L'estensione del privilegio si giustifica invece, senza alcuna irragionevole forzatura della "littera legis", soltanto quando le peculiarità del caso concreto e l'omogeneità degli interessi in gioco legittimino l'assimilazione tra crediti alimentari e crediti al mantenimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.