Il saggio sviluppa una rilettura evolutiva e costituzionalmente conformata del fenomeno obbligatorio, movendo dal problema dell’idoneità della consegna di un assegno circolare a fungere da mezzo di estinzione dell’obbligazione pecuniaria. L’A. trae spunto dall’interpretazione correttiva proposta dalla giurisprudenza di legittimità, la quale sottopone il rifiuto del creditore a una verifica di conformità alle regole di correttezza. Accentrata l’attenzione sul profilo funzionale del rapporto obbligatorio, si conferisce alla disciplina del pagamento dei debiti pecuniari una valenza più moderna e sensibile alle esigenze di giustizia. A tal fine, si evidenzia che il riconoscimento al debitore di un potere di scelta quanto ai modi di pagamento risponde a una strategia di conservazione del rapporto, contribuendo altresì ad arricchire la sfera patrimoniale del debitore. In coerenza con una visione solidaristica, le correlate situazioni creditoria e debitoria divengono, così, complesse, sì che talvolta è il creditore a rivelarsi la parte debole del rapporto. La disamina delle rationes sottese alla recente disciplina del pagamento tardivo conferma tali conclusioni, concorrendo a un complessivo ripensamento dei tratti fisionomici della categoria delle obbligazioni pecuniarie.

L’estinzione dell’obbligazione pecuniaria mediante assegno circolare: a proposito di interpretazione “evolutiva” della legge

PENNASILICO, Mauro
2010-01-01

Abstract

Il saggio sviluppa una rilettura evolutiva e costituzionalmente conformata del fenomeno obbligatorio, movendo dal problema dell’idoneità della consegna di un assegno circolare a fungere da mezzo di estinzione dell’obbligazione pecuniaria. L’A. trae spunto dall’interpretazione correttiva proposta dalla giurisprudenza di legittimità, la quale sottopone il rifiuto del creditore a una verifica di conformità alle regole di correttezza. Accentrata l’attenzione sul profilo funzionale del rapporto obbligatorio, si conferisce alla disciplina del pagamento dei debiti pecuniari una valenza più moderna e sensibile alle esigenze di giustizia. A tal fine, si evidenzia che il riconoscimento al debitore di un potere di scelta quanto ai modi di pagamento risponde a una strategia di conservazione del rapporto, contribuendo altresì ad arricchire la sfera patrimoniale del debitore. In coerenza con una visione solidaristica, le correlate situazioni creditoria e debitoria divengono, così, complesse, sì che talvolta è il creditore a rivelarsi la parte debole del rapporto. La disamina delle rationes sottese alla recente disciplina del pagamento tardivo conferma tali conclusioni, concorrendo a un complessivo ripensamento dei tratti fisionomici della categoria delle obbligazioni pecuniarie.
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