Il commento prende in esame le modalità stilistiche, retoriche e d espressive con cui il poeta-exul si rivolge al principe e individua nella calcolata alternanza di adulazione e di polemica una possibile chiave di lettura del lungo componimento. Sull'ambiguità del tono dell'epistola sembra riflettersi la convivenza altrettanto ambigua tra austerità e frivolezza che Ovidio rintraccia in numerose manifestazioni della vita sociale e culturale della Roma del tempo.
COMMENTO AL II LIBRO DEI TRISTIA DI OVIDIO
CICCARELLI, Irma
2003-01-01
Abstract
Il commento prende in esame le modalità stilistiche, retoriche e d espressive con cui il poeta-exul si rivolge al principe e individua nella calcolata alternanza di adulazione e di polemica una possibile chiave di lettura del lungo componimento. Sull'ambiguità del tono dell'epistola sembra riflettersi la convivenza altrettanto ambigua tra austerità e frivolezza che Ovidio rintraccia in numerose manifestazioni della vita sociale e culturale della Roma del tempo.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.