Tra il 430 e il 390 a.C., il tema dell'Amazzonomachia, paradigma attico della lotta contro la barbarie, è scelto dai ceramografi apuli di prima e seconda generazione come soggetto preferenziale dei vasi dipinti per il commercio indigeno, destinati alle ricche élites dei centri della Peucezia. In queste pitture, la ricorrente raffigurazione, tra i nemici delle Amazzoni, di guerrieri indigeni, differenti dai guerrieri greci ma allo stesso tempo a questi ideologicamente equiparati, mostra che tali immagini erano realizzate per soddisfare le specifiche esigenze rappresentative dei destinatari, esaltando la loro adesione ai modelli culturali ellenici e la loro netta distanza dai costumi barbari.
No Man's Land, Amazzonomachie nella prima ceramografia apula tra mito e simbolo
ROSCINO, Carmela
2011-01-01
Abstract
Tra il 430 e il 390 a.C., il tema dell'Amazzonomachia, paradigma attico della lotta contro la barbarie, è scelto dai ceramografi apuli di prima e seconda generazione come soggetto preferenziale dei vasi dipinti per il commercio indigeno, destinati alle ricche élites dei centri della Peucezia. In queste pitture, la ricorrente raffigurazione, tra i nemici delle Amazzoni, di guerrieri indigeni, differenti dai guerrieri greci ma allo stesso tempo a questi ideologicamente equiparati, mostra che tali immagini erano realizzate per soddisfare le specifiche esigenze rappresentative dei destinatari, esaltando la loro adesione ai modelli culturali ellenici e la loro netta distanza dai costumi barbari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.