Il saggio ricostruisce il processo di privatizzazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (EAAP), ente pubblico gestore monopolista di un servizio idrico sovraregionale, formalmente avviato sul finire degli anni novanta e, dopo una serie di singolari e complesse vicissitudini normative non del tutto chiare e, per alcuni, anche di dubbia costituzionalità, mai portato a sostanziale compimento. Scopo principale del lavoro è stato quello di ricostruire e spiegare la storia giuridica di questa privatizzazione cercando essenzialmente di capire, tra l’altro, se i numerosi interventi normativi che hanno concorso a disegnarla rispondono ad una filosofia unitaria ispirata dalle norme di legge che hanno generalmente governato il fenomeno nel nostro ordinamento ovvero danno conto di una sorta di “schizofrenia” legislativa espressione delle diverse visioni politiche degli interessi in gioco manifestate nel tempo dal legislatore. Sono stati così essenzialmente considerati i seguenti fondamentali passaggi del processo di privatizzazione: (1) la trasformazione dell’EAAP (Ente Autonomo Acquedotto Pugliese) in AQP s.p.a.; (2) il d. lgs. 11 maggio 1999, n. 141 con i suoi i profili societari della trasformazione in s.p.a.; (3) il tentativo di cessione all’ENEL s.p.a. dell’intera partecipazione azionaria del Ministero del tesoro; (4) l’attribuzione alle regioni Puglia e Basilicata dell’intera proprietà dell’AQP s.p.a. ; (5) la successiva cessione alla Regione Puglia della partecipazione azionaria della regione Basilicata.

La (mancata) privatizzazione "sostanziale" dell'Acquedotto Pugliese s.p.a

CHIONNA, Vincenzo Vito
2006-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce il processo di privatizzazione dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (EAAP), ente pubblico gestore monopolista di un servizio idrico sovraregionale, formalmente avviato sul finire degli anni novanta e, dopo una serie di singolari e complesse vicissitudini normative non del tutto chiare e, per alcuni, anche di dubbia costituzionalità, mai portato a sostanziale compimento. Scopo principale del lavoro è stato quello di ricostruire e spiegare la storia giuridica di questa privatizzazione cercando essenzialmente di capire, tra l’altro, se i numerosi interventi normativi che hanno concorso a disegnarla rispondono ad una filosofia unitaria ispirata dalle norme di legge che hanno generalmente governato il fenomeno nel nostro ordinamento ovvero danno conto di una sorta di “schizofrenia” legislativa espressione delle diverse visioni politiche degli interessi in gioco manifestate nel tempo dal legislatore. Sono stati così essenzialmente considerati i seguenti fondamentali passaggi del processo di privatizzazione: (1) la trasformazione dell’EAAP (Ente Autonomo Acquedotto Pugliese) in AQP s.p.a.; (2) il d. lgs. 11 maggio 1999, n. 141 con i suoi i profili societari della trasformazione in s.p.a.; (3) il tentativo di cessione all’ENEL s.p.a. dell’intera partecipazione azionaria del Ministero del tesoro; (4) l’attribuzione alle regioni Puglia e Basilicata dell’intera proprietà dell’AQP s.p.a. ; (5) la successiva cessione alla Regione Puglia della partecipazione azionaria della regione Basilicata.
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