Il libro sviluppa una tesi di fondo. Il progetto della modernità (ovvero, il “paradigma del disvelamento”) si è rivelato insostenibile sul piano socio-antropologico. Esso conduce, in particolare, ad una consunzione dei “valori” alla base dell’attivazione sociale. A fronte di questo fallimento, si realizza una divaricazione tra le “forme” e la “vita”. Da un lato, le retoriche egemoni puntano sulla stanca riproposizione (soprattutto a livello politico-istituzionale) delle coordinate originarie di una modernità “buona”, idealizzata, eludendone i nodi di fondo. Dall’altro, le pratiche sociali si ricamano ben oltre l’orizzonte immaginario della modernità, dandosi in forma barbarica, vale a dire senza una mediazione (e una legittimazione) culturale. Il tentativo è di immaginare una visione politica oltre-moderna, all’altezza della radicalità del presente.
La comunione reversiva. Una teoria del valore sociale per l'al di là del moderno
ROMANO, Onofrio
2008-01-01
Abstract
Il libro sviluppa una tesi di fondo. Il progetto della modernità (ovvero, il “paradigma del disvelamento”) si è rivelato insostenibile sul piano socio-antropologico. Esso conduce, in particolare, ad una consunzione dei “valori” alla base dell’attivazione sociale. A fronte di questo fallimento, si realizza una divaricazione tra le “forme” e la “vita”. Da un lato, le retoriche egemoni puntano sulla stanca riproposizione (soprattutto a livello politico-istituzionale) delle coordinate originarie di una modernità “buona”, idealizzata, eludendone i nodi di fondo. Dall’altro, le pratiche sociali si ricamano ben oltre l’orizzonte immaginario della modernità, dandosi in forma barbarica, vale a dire senza una mediazione (e una legittimazione) culturale. Il tentativo è di immaginare una visione politica oltre-moderna, all’altezza della radicalità del presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.