Il saggio si articola in tre sezioni. la prima sezione esplora la ricerca dei principi emersa in epoca premoderna in vista della consolidazione, prima, e della codificazione, dopo, del diritto privato con particolare riguardo alla letteratura giuridica europea. nella seconda, si registra la mancanza nei codici civili, elaborati tra ottocento e novecento, di riferimenti scritti ai principi che sono rimasti così rimasti affidati, pur sempre, all’ elaborazione della dottrina. nella terza si af- fronta il tema legato all’emersione sempre più ampia nello stesso diritto scritto di principi colloca- ti a fianco delle regole, prima nelle carte costituzionali e poi nella legislazione speciale. la crescen- te presenza di un diritto per principi si è sviluppata successivamente nel diritto europeo e rappre- senta attualmente una caratteristica del diritto post-moderno. le positive ragioni della scelta, per via della presenza di società multietniche e fondate su una pluralità di valori, convivono però con le singolari distorsioni intervenute nel diritto dell’economia. Infatti, la crisi della statualità, l’emer- sione, accanto al legislatore, di nuovi soggetti protagonisti della produzione normativa (si pensi, in particolare, alle c.d. Autorità indipendenti) rimettono in discussione la divisione dei poteri, rime- scolano la distinzione tra pubblico e privato, tra la giurisdizione civile e quella amministrativa. Di conseguenza, la promozione e la tutela della libera concorrenza e della competizione sul mercato tendono oggi, paradossalmente, a far prevalere la disciplina amministrativa delle attività economi- che su quella propria del diritto privato, sì da portare ad una frantumazione delle sfere di giustizia e allo sviluppo di molti centri di potere in termini di neofeudalesimo.
I 'principi nel diritto privato' tra dogmatica, storia e post-moderno
IANNARELLI, Antonio
2013-01-01
Abstract
Il saggio si articola in tre sezioni. la prima sezione esplora la ricerca dei principi emersa in epoca premoderna in vista della consolidazione, prima, e della codificazione, dopo, del diritto privato con particolare riguardo alla letteratura giuridica europea. nella seconda, si registra la mancanza nei codici civili, elaborati tra ottocento e novecento, di riferimenti scritti ai principi che sono rimasti così rimasti affidati, pur sempre, all’ elaborazione della dottrina. nella terza si af- fronta il tema legato all’emersione sempre più ampia nello stesso diritto scritto di principi colloca- ti a fianco delle regole, prima nelle carte costituzionali e poi nella legislazione speciale. la crescen- te presenza di un diritto per principi si è sviluppata successivamente nel diritto europeo e rappre- senta attualmente una caratteristica del diritto post-moderno. le positive ragioni della scelta, per via della presenza di società multietniche e fondate su una pluralità di valori, convivono però con le singolari distorsioni intervenute nel diritto dell’economia. Infatti, la crisi della statualità, l’emer- sione, accanto al legislatore, di nuovi soggetti protagonisti della produzione normativa (si pensi, in particolare, alle c.d. Autorità indipendenti) rimettono in discussione la divisione dei poteri, rime- scolano la distinzione tra pubblico e privato, tra la giurisdizione civile e quella amministrativa. Di conseguenza, la promozione e la tutela della libera concorrenza e della competizione sul mercato tendono oggi, paradossalmente, a far prevalere la disciplina amministrativa delle attività economi- che su quella propria del diritto privato, sì da portare ad una frantumazione delle sfere di giustizia e allo sviluppo di molti centri di potere in termini di neofeudalesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.