L’area del disagio adolescenziale e giovanile oggi è molto ampia in quanto può far riferimento sia a problematiche legate a cause organiche quale può essere un deficit, sia a situazioni psicologiche, relazionali, sociali. Ma può far riferimento anche a disturbi che soltanto negli ultimi anni sono stati individuati nella loro complessità come può essere quello riferito a soggetti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e che richiedono pertanto una nuova e diversa attenzione. Oggi, di fronte all’emergere di un diffuso e differenziato disagio giovanile e adolescenziale che porta quasi sempre i soggetti a rischio fuori dai circuiti sociali e lavorativi, la Pedagogia, in quanto scienza da sempre attenta sia alla promozione e allo sviluppo della personalità del singolo, sia alle questioni attinenti il rapporto tra il singolo e sé stesso, tra il singolo e gli altri, il mondo e il suo ambiente e, in quanto scienza che riflette sull’educazione e progetta l’azione educativa, deve cercare non solo di trovare delle risposte alle situazioni di urgenza ed emergenza, ma evidenziare quelli che possono essere i fattori educativi di prevenzione. Compito della Pedagogia è quello di promuovere e attuare l’inclusione sociale attraverso processi educativi adeguati, facendo sì che ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione personale, abbia le medesime opportunità di sviluppo. Per questo deve porsi tra i suoi obiettivi anche quello di agire nei confronti della famiglia, della scuola, della società e dei territori sollecitando interventi inclusivi, cioè capaci di dare concretezza al diritto di cittadinanza di tutti. Pur comprendendo che vi possono essere diversi modi di intendere il concetto inclusione sociale qui si analizza come la situazione in cui tutti i soggetti devono poter attuare il proprio diritto alla vita seguendo i propri valori, le proprie scelte e gli standard essenziali di vita, compreso il lavoro, indipendentemente dalla propria condizione organica, psichica, sociale.

Ruolo dell’educazione per l’inclusione socio-lavorativa dei giovani a rischio

CALAPRICE, Silvana
2013-01-01

Abstract

L’area del disagio adolescenziale e giovanile oggi è molto ampia in quanto può far riferimento sia a problematiche legate a cause organiche quale può essere un deficit, sia a situazioni psicologiche, relazionali, sociali. Ma può far riferimento anche a disturbi che soltanto negli ultimi anni sono stati individuati nella loro complessità come può essere quello riferito a soggetti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e che richiedono pertanto una nuova e diversa attenzione. Oggi, di fronte all’emergere di un diffuso e differenziato disagio giovanile e adolescenziale che porta quasi sempre i soggetti a rischio fuori dai circuiti sociali e lavorativi, la Pedagogia, in quanto scienza da sempre attenta sia alla promozione e allo sviluppo della personalità del singolo, sia alle questioni attinenti il rapporto tra il singolo e sé stesso, tra il singolo e gli altri, il mondo e il suo ambiente e, in quanto scienza che riflette sull’educazione e progetta l’azione educativa, deve cercare non solo di trovare delle risposte alle situazioni di urgenza ed emergenza, ma evidenziare quelli che possono essere i fattori educativi di prevenzione. Compito della Pedagogia è quello di promuovere e attuare l’inclusione sociale attraverso processi educativi adeguati, facendo sì che ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione personale, abbia le medesime opportunità di sviluppo. Per questo deve porsi tra i suoi obiettivi anche quello di agire nei confronti della famiglia, della scuola, della società e dei territori sollecitando interventi inclusivi, cioè capaci di dare concretezza al diritto di cittadinanza di tutti. Pur comprendendo che vi possono essere diversi modi di intendere il concetto inclusione sociale qui si analizza come la situazione in cui tutti i soggetti devono poter attuare il proprio diritto alla vita seguendo i propri valori, le proprie scelte e gli standard essenziali di vita, compreso il lavoro, indipendentemente dalla propria condizione organica, psichica, sociale.
2013
978-88-543-0221-1
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