L’insinuazione al passivo del fallimento del credito per sanzioni tributarie può condurre a conseguenze inaccettabili sul piano sostanziale. Oltre allo svilimento della funzione afflittiva che connota l’apparato sanzionatorio in questione, il mancato raccordo tra le discipline giuridiche della crisi d’impresa e dell’attuazione del prelievo potrebbe ribaltare sui creditori concorsuali obbligazioni che appaiono strutturalmente connesse alla sfera giuridica del fallito. Al Giudice delegato compete, pertanto, una verifica puntuale delle conseguenze che il recupero del credito per sanzioni sortirebbe in concreto. Andrebbero rifiutate, invece, le soluzioni generalizzate di cui s’è maggiormente discusso in dottrina, non essendo possibile stabilire in astratto quale tra i contrapposti interessi debba ricevere maggiore tutela.
Insinuazione al passivo del credito per sanzioni tributarie e possibile lesione della par condicio creditorum
SELICATO, GIANLUCA
2012-01-01
Abstract
L’insinuazione al passivo del fallimento del credito per sanzioni tributarie può condurre a conseguenze inaccettabili sul piano sostanziale. Oltre allo svilimento della funzione afflittiva che connota l’apparato sanzionatorio in questione, il mancato raccordo tra le discipline giuridiche della crisi d’impresa e dell’attuazione del prelievo potrebbe ribaltare sui creditori concorsuali obbligazioni che appaiono strutturalmente connesse alla sfera giuridica del fallito. Al Giudice delegato compete, pertanto, una verifica puntuale delle conseguenze che il recupero del credito per sanzioni sortirebbe in concreto. Andrebbero rifiutate, invece, le soluzioni generalizzate di cui s’è maggiormente discusso in dottrina, non essendo possibile stabilire in astratto quale tra i contrapposti interessi debba ricevere maggiore tutela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.